Le auto cinesi hanno traumatizzato gli Stati Uniti: no al secondo shock

Ippolito Visconti Autore News Auto
La Casa Bianca illustra il piano per salvaguardare il settore automobilistico statunitense, evitando un secondo shock cinese. 
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Dalla Cina con trauma psicofisico: le auto del Dragone hanno traumatizzato gli Stati Uniti. Che ora dicono no al secondo shock. Infatti, la Casa Bianca illustra il piano per salvaguardare il settore automobilistico statunitense, dice la Reuters. La principale consigliera economica di Biden, Lael Brainard, è molto determinata. L’ex Celeste Impero “sta inondando i mercati globali con esportazioni di auto sulla scia della propria sovracapacità. Abbiamo assistito a un simile schema nello shock cinese dei primi anni 2000 che ha danneggiato le nostre comunità manifatturiere” e questa amministrazione vuole evitare il peggio (fonte Detroit Economic Club). “Ciò significa mettere in atto misure di salvaguardia ora prima che auto a prezzi bassi comprometta la capacità del settore automobilistico statunitense di competere equamente sulla scena globale”.

Muro totale

Lunedì, il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha proposto di vietare software e hardware cinesi chiave nei veicoli connessi sulle strade americane per motivi di sicurezza nazionale, una mossa che impedirebbe di fatto a quasi tutte le auto cinesi di entrare nel mercato statunitense. Della serie, ci controllano, ci spiano, sanno tutto di noi, sulle nostre abitudini. “Gli americani dovrebbero guidare qualsiasi auto scelgano, che sia a benzina, ibrida o elettrica – ha affermato Brainard -. Ma se scelgono di guidare un veicolo elettrico, vogliamo essere certi che sia stato prodotto in America e non in Cina”.

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USC experts talk about the importance of U.S.-China trade and how it affects the economy. (Illustration/iStock)

Barriera pure dal Messico

Domanda: la Casa Bianca dice questo il 24 settembre 2024. Un po’ tardino. Perché? Facile: il destino dell’industria automobilistica e la pressione della Cina sono diventati un tema importante nelle elezioni presidenziali del 2024. Il candidato repubblicano Donald Trump fa paura. All’inizio di questo mese, l’amministrazione Biden ha bloccato forti aumenti tariffari sulle importazioni cinesi, tra cui un dazio del 100% sui veicoli elettrici, per aumentare le protezioni per le industrie strategiche dalle pratiche industriali guidate dallo stato cinese.

Altro obiettivo: garantire che le Case automobilistiche cinesi non possano aprire fabbriche in Messico per aggirare le tariffe elevate. I funzionari statunitensi sono già in trattative con i funzionari messicani e condividono le preoccupazioni degli Stati Uniti sul fatto che la Cina utilizzi il Messico come piattaforma per spedire negli Stati Uniti a prezzi artificialmente bassi, ha detto. Insomma, una mega barriera da Usa e Messico: tutti trincerati lì dietro per la paura dei cinesi.

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