Fiat 695 Abarth Fiat 695 Abarth

Le 5 auto stradali più iconiche mai prodotte da Fiat

Nel corso della sua storia, Fiat ha prodotto molte auto iconiche: ecco le 5 auto stradali più belle del marchio torinese.

La Fiat, pilastro dell’industria automobilistica mondiale dal 1899, vanta un’eredità ricca di modelli che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobile. Tra questi, cinque vetture emergono come testimonianze straordinarie dell’evoluzione del marchio torinese.

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Dalla piccola azienda con 35 dipendenti, la Fabbrica Italiana di Automobili Torino si trasformò rapidamente nel principale costruttore italiano che oggi tutti conosciamo, tanto da espandersi oltreoceano già nel 1910. Se l’avventura americana fu effimera, in Europa la Fiat consolidò la sua posizione grazie a vetture che combinavano accessibilità, praticità e qualità costruttiva.

Fiat 8V (1952-1954)

Fiat 8V
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Presentata al Salone di Ginevra del 1952, sorprese tutti essendo completamente inaspettata per un’azienda che produceva principalmente vetture economiche come la 500 “Topolino”. Progettata da Dante Giacosa e Luigi Rapi, questa splendida sportiva montava un esclusivo V8 da 2,0 litri che inizialmente erogava 104 CV, successivamente aumentati a 125 CV. Prodotta in soli 114 esemplari, alcune unità ricevettero carrozzerie personalizzate, come le celebri Supersonic di Ghia.

Fiat 500 (1957-1975)

Fiat 500

Questo modello rivoluzionò il concetto di microvettura abbandonando il motore anteriore in favore di un bicilindrico posteriore. Con un peso di soli 499 kg e un motore iniziale di 479 cc da 13 CV, divenne immediatamente popolare in Italia per la sua economicità e praticità. La versione più straordinaria fu l’Abarth 695 SS, con un motore elaborato da 37 CV capace di raggiungere 140 km/h. Nonostante la nuova 500 lanciata nel 2007 sia un’ottima reinterpretazione moderna, non ha ancora superato le vendite del modello originale.

Fiat Dino (1966-1973)

Fiat Dino

La Fiat Dino nacque dalla collaborazione con Ferrari, quando Enzo Ferrari necessitava di produrre almeno 500 motori V6 stradali per l’omologazione delle sue vetture da competizione. Inizialmente Spider disegnata da Pininfarina, fu affiancata da una Coupé Bertone dalle linee completamente diverse. Entrambe erano equipaggiate con il V6 Ferrari, prima in versione 2,0 litri da 158 CV, poi dal 1969 con il più potente 2,4 litri da 178 CV, risultando tra le più belle Fiat mai prodotte.

Fiat X1/9 (1972-1989)

Fiat X1/9
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Ispirata al concept Autobianchi A112 Runabout di Marcello Gandini, rappresentò la prima Fiat di serie con motore centrale. Apprezzata per il prezzo accessibile e l’eccellente maneggevolezza, fu inizialmente criticata per il motore 1,3 litri da soli 74 CV. Dal 1978 ricevette un miglioramento con il 1,5 litri da 85 CV, ma ciò che colpiva era soprattutto la sensazione di guida, più entusiasmante di quanto i numeri potessero suggerire.

Fiat 131 Abarth Rally (1976-1978)

Fiat 131 Abarth Rally

Infine, questo modello trasformò una comune berlina familiare in un’auto da competizione iconica. Nata per sostituire la Lancia Stratos nei rally, conquistò due titoli Costruttori e due Piloti nel WRC. Le 400 versioni stradali omologate condividevano con le vetture da rally il kit carrozzeria aggressivo e le modifiche meccaniche, tra cui sospensioni indipendenti, freni a disco su tutte le ruote e un quattro cilindri bialbero da 2,0 litri preparato da Abarth con 140 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi e raggiungere 192 km/h.

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