L’auto usata ride nel 2025 in Italia mentre il nuovo piange

A febbraio 2025 usato in crescita in Italia, mentre il mercato del nuovo cala.

Con 480.622 trasferimenti di proprietà (dati Unrae), a febbraio 2025 sesta crescita consecutiva del mercato dell’auto usata con un +1,5% rispetto a febbraio 2024 (1,6% sul 2019). Nel 1° bimestre l’incremento è del 2,5% con 946.956 trasferimenti (-1,4% sul 2019). Spesso con acquisti a rate.

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L’inverso di quanto avviene nel mercato del nuovo: a febbraio le immatricolazioni si sono attestate a 137.922 unità a -6,3%; e i due mesi si chiudono con 271.638, giù del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un pesante -21% rispetto al 2019.

Auto usata in Italia: exploit 2025, col vecchio diesel superstar

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Al primo posto fra le motorizzazioni si conferma il diesel, nonostante continui a ridurre il suo peso a febbraio 2025, scendendo al 42,7% di quota. Segue il motore a benzina al 38,5%. Le ibride occupano una terza posizione molto distanziata, con il 9,4% nel mese; quindi Gpl al 5,1% e metano al 2% (mentre nel nuovo è morto). BEV e plug-in all’1% e 1,2%, micro nicchie, a testimonianza che l’elettrico non se lo fila nessuno usato, e nel nuovo si ha qualche sussulto anomalo da collegare alle km zero (autoimmatricolazioni delle Case per evitare le multe) e a qualche strana operazione nel settore flotte dovute a mega sconti dei costruttori.

Sono macchie davvero vecchie e a gasolio perlopiù. A febbraio la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità scende al 47,3%, 1,2 punti in meno rispetto a febbraio 2024. La quota di auto da 4 a 6 anni vale l’11,8%. Le auto da 6 a 10 anni valgono il 17,5%; 12,2% lo share di macchine da 2 a 4 anni, 0,8 punti più alta di febbraio 2024, e 4,5% quelle da 1 a 2 anni. Le vetture fino a 1 anno pesano il 6,7% nel mese. Nel complesso, i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 23,4% a febbraio.

Conseguenze pesanti per sicurezza, salute, costi sociali

Tutto questo ha ricadute pesanti: l’Italia viaggia con un parco auto vetusto, sempre più ampio e più anziano, pericoloso per la sicurezza stradale e per l’aria, con conseguenze sui costi sociali a livello di incidenti e di salute pubblica. Senza considerare le ripercussioni sui costi dei risarcimenti assicurativi Rc auto, che fanno volare i prezzi delle polizze. Unica piccola consolazione, un leggero rialzo del nuovo a marzo 2025 su marzo 2024: +6,2%, con 172.223 immatricolazioni. Il primo trimestre dell’anno vede una flessione dell’1,6% del nuovo, attestandosi a 443.906 immatricolazioni, contro le 451.320 di gennaio-marzo 2024, ma in pesante calo (-17,5%) rispetto al periodo pre-covid (2019).

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Da monitorare a nostro avviso la questione meridionale: circolante vecchissimo oltre la media, e poche colonnine di ricarica pubbliche per un eventuale sviluppo della mobilità verde. Servono ingenti risorse per aiutare il Sud Italia.

auto usata italia febbraio 2025: numeri

Chi compra e chi vende usato

Gli scambi tra privati e aziende rimangono predominanti, col 57,1% di tutti i passaggi di proprietà (57,4% nel bimestre). Poi da operatore a cliente finale, al 38,7% nel mese. Lombardia al 1° posto, al 16,2% nel mese, Lazio al 2°, Campania in 3a posizione con il 9,1%. Sul fronte delle minivolture, perde 1,5 punti la quota di privati o altre società che permutano la propria vettura, in calo al 56,3%, e recupera 0,6 punti la quota dei ritiri di vetture da parte degli operatori, al 27,7%. 

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