L’auto spacca l’Italia in due: allarme Sud

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il mercato dell’auto divide l’Italia: nuovo al Centro-Nord, usato al Sud. 
L’auto spacca l’Italia in due

Allarme rosso Sud Italia: qui, troppe vetture usate. Paese spaccato in due, con gli abitanti del Centro-Nord che comprano più nuovo. Lo dice l’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian (principale società di global information al mondo) e Unrae (Unione Case estere), che rilevano come nei primi nove mesi del 2024 ci sia un lieve aumento delle immatricolazioni (+1,9%) e delle richieste di finanziamento relative alle auto nuove (+3,8%) sullo stesso periodo del 2023. Tutto molto attendibile: il report si basa sull’integrazione dei dati provenienti dal Sistema di informazioni creditizie di Experian (oltre 80 milioni di posizioni creditizie) e dal database Unrae (movimentazioni di oltre 45 milioni di veicoli). 

Auto usate: frattura, col Meridione protagonista

Il mercato dell’usato si conferma un’alternativa sempre più valida all’acquisto di un’auto nuova, con una crescita del 6,7% nei trasferimenti di proprietà e del 10,9% nelle richieste di finanziamento nei primi 9 mesi del 2024. Emergono disomogeneità geografiche, con base socio-demografica. Insomma, meno soldi e più macchine di seconda mano. Sicilia, Campania e Puglia detengono il 38,4% delle richieste di finanziamento per l’acquisto di auto usate. Al terzo posto la Lombardia con l’11,8% delle richieste. Dipende dall’usato, comunque più è vecchio – aggiungiamo – maggiori i guai per sicurezza stradale e ambiente.

Finanziamenti per il nuovo: Settentrione leader

Il 60% delle richieste di finanziamento per auto nuove arriva da 5 regioni nel Centro/Nord (Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna). Oltre un quinto è collocato in Lombardia (21,3%) a fronte di una quota di mercato del 15,7% per le immatricolazioni. Quasi pari a quella del Trentino-Alto Adige (15,3%), ma qui sballa tutto a causa degli acquisti del noleggio: società con sede in quella Regione. Inoltre, la crescita dei finanziamenti con durata oltre i 5 anni per le auto usate (+14,5%) evidenzia la necessità di soluzioni finanziarie flessibili: più in là nel tempo si va, minore la rata. Anche se occhio – commentiamo noi – perché tassi e costi dei prestiti rischiano così di salire. In un modo o nell’altra, la paghi.

L’auto spacca l’Italia in due

Questione d’età

C’è una flessione nella presenza dei giovani fra chi compra auto. Chiaro: stipendi bassi, contratti precari, facciamo noatre. La fascia d’età 18-29 anni registra un calo del 3,1% nelle immatricolazioni e dello 0,8% nelle richieste di finanziamento per l’acquisto di automobili nuove. Si ha un minor potere di acquisto delle famiglie. Va considerato l’aumento generale dei prezzi delle auto per varie ragioni: rincaro di materie prime ed energia, arricchimento dei contenuti tecnologici di prodotto, adeguamenti alle nuove norme di sicurezza.

L’auto spacca l’Italia in due

Attenti alla maxi rata finale

Aumentano, dal 17,8% dei primi 8 mesi del 2023 al 22% nei primi 8 mesi del 2024, le maxi rate finali superiori a 20.000 euro per i finanziamenti di auto nuove. Insomma, evidenziamo noi, paghi più tardi che puoi. O non versi quella maxi rata dekl Valore futuro e compri un’altra auto nuova della stessa marca: il debito a vita.

La fascia 46-60 anni si conferma trainante per il mercato, rappresentando quasi il 40% delle richieste di finanziamento e il 36,5% delle immatricolazioni. 

Zero bonus, zero transizione

La transizione energetica non decolla nel mercato del nuovo. Le immatricolazioni di auto ibride plug-in sono diminuite nonostante gli incentivi, che non vengono pienamente utilizzati. Le elettriche hanno esaurito rapidamente i fondi a loro disposizione: quota di mercato notevolmente inferiore rispetto alla media europea. Nel 2025, in assenza di un rinnovo dell’ecobonus, pessime previsioni per le full electric. 

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