Come auto dell’anno 2025 “vedremmo bene la Renault 5 come vincitrice. Ha un handicap: l’anno scorso, vinse una Renault”: lo abbiamo scritto il 15 novembre 2024. Oggi, 10 gennaio 2025, il verdetto: Renault 5 (con Alpine A290) ha conquistato il titolo di Car of the Year 2025. L’annuncio nella giornata di apertura del Salone dell’Auto di Bruxelles, che si svolgerà nella capitale belga fino al 19 gennaio.
Classifica
La coppia Renault 5 / Alpine A290 ha vinto con 353 punti, poi a seguire Kia EV3 e Citroën C3. Battuta la concorrenza di Alfa Romeo Junior, Cupra Terramar, Dacia Duster, Hyundai Inster. Lo ha deciso una giuria composta da 60 giornalisti di altrettante testate in rappresentanza di 23 Paesi europei.
Buon viatico per de Meo
La nuova Renault 5 – che è un’operazione nostalgia riuscita – è il primo modello del Renaulution di Luca de Meo, capo del Gruppo Renault: piccola elettrica lunga meno di 4 metri, da 120 e 150 CV, da 40 e 52 kWh, con autonomie da 312 a 410 km. Da 27.900 euro. Nel 2025, arriverà quella 95 CV e 300 km di autonomia a 25.000 euro. Intelligenti i richiami alla splendida utilitaria lanciata del 1972, un successone da 9 milioni di esemplari venduti in 24 anni di carriera. Lunga 3,92 metri, larga 1,77 e alta 1,49 metri, ha spoiler e carreggiate allargate. Per la Casa francese, ottava vittoria al Car of the Year: la prima nel 1966 con la Renault 16, poi Renault 9 (1982), Clio (1991), Mégane Scenic (1997), Mégane (2003), Clio (2006) e Scenic E-Tech 2024.
La classifica del Car of the Year 2025
- Renault 5 a 353 punti
- Kia EV3 a 291 punti
- Citroën C3-ëC3 a 215 punti
- Dacia Duster (172 punti)
- Hyundai Inster (168 punti)
- Cupra Terramar (165 punti)
- Alfa Romeo Junior, con 136 punti.
Ma i cinesi sono furie
Come andranno le vendite? Dipende molto dalle promo (finanziamenti e noleggi accattivanti) e da quanto i cinesi super aggressivi proporranno. Vero che esistono i dazi Ue anti elettriche del Dragone; tuttavia, i margini di profitto immensi delle Case del Celeste Impero possono giocare a favore degli orientali, che hanno modo di proporre listini bassi.