Come la luce nelle tenebre, arriva l’Audi A5 diesel ibrida, che rifila un ceffone alle auto elettriche, le quali stanno scatenando un polverone mai visto nell’Ue col suo bando 2035. L’evoluzione A4 più sportiva e tecnologica, ma soprattutto sfacciatamente termica. Sì, c’è anche un motorino elettrico che la rende ibridina, ibrida leggera, MHEV. Ma il cuore è lui, il propulsore a gasolio, comodo, pratico, sempre in forma: zero ansia da autonomia, solo tanti km a basso prezzo. A 30 anni dal lancio dell’A4, la Casa dei quattro anelli svela l’erede della propria icona di gamma media, rigorosamente diesel. Con la tecnologia mild-hybrid (MHEV) plus a 48 Volt, chiamata a supportare il motore a combustione contribuendo, riducendo consumi ed emissioni. Berlina e station, sempre sexy è: Sportback o Avant.
C’è il powertrain generator (PTG), solidale alla trasmissione e composto da motore elettrico, elettronica di potenza, sistema di raffreddamento dedicato e attuatore per l’attivazione/disattivazione. Quindi è un mild hybrid plus Audi. Ti porta ovunque, affidabile, senza pensieri. L’irresistibile bellezza del motore a gasolio. Totale silenzio sui prezzi in Italia, quando arriverà (verso fine 2024): noi azzardiamo il benzina base attorno a 45 mila. Ultra comoda, con lunghezza di 4829 mm, passo di ben 2900 mm. Una viaggiatrice che ti accompagna ovunque con la sua classe.
Green diesel
L’ibrido diesel eroga 400 Nm di coppia da 1.750 a 3.250 giri/min. Il quattro cilindri, EA288 e abbinato al cambio a doppia frizione S tronic, è proposto con trazione anteriore o integrale quattro ultra. La tecnologia MHEV plus a 48 Volt abbina una gestione particolarmente fluida (dice la Casa, ma è Audi, c’è da crederle) del sistema start/stop: la riaccensione del propulsore avviene in modo rapido e te ne accorgi davvero a fatica.
Gernot Döllner, CEO di AUDI AG: “Parallelamente all’ampliamento del portfolio di modelli full electric, lanciamo una nuova generazione di auto termiche dotate di motori a combustione altamente efficienti. La gamma Audi A5, caratterizzata da un design marcatamente sportivo, interni radicalmente rinnovati e un’innovativa architettura elettronica, costituisce il primo passo in questa direzione. La tecnologia MHEV plus, al debutto con Audi A5, supporta il motore a combustione contribuendo alla trazione in molteplici situazioni, a ulteriore vantaggio dell’efficienza”. Perché comunque in Audi ci tengono a parlare tuttora di elettrico? Perché ormai quasi tutti i Gruppi fan così, perfino i cinesi, con macchine ibride plug-in.
Altri motori
L’anima di questa macchina è diesel. Ma se proprio vuoi, allora entry level della nuova famiglia Audi A5 è il propulsore 2.0 TFSI da 150 CV sovralimentato mediante singolo turbocompressore a geometria variabile, abbinato alla trasmissione a doppia frizione S tronic e proposto anche nella configurazione da 204 CV. Anche con trazione integrale quattro ultra. Al vertice della piramide, come sempre, si collocano le versioni S. Audi S5 adotta un V6 TFSI da 3,0 litri e 367 CV sovralimentato mediante singolo turbocompressore a geometria variabile e forte della tecnologia MHEV plus. Alla trazione quattro si accompagna, di serie, il differenziale sportivo posteriore che distribuisce attivamente la coppia tra le ruote del medesimo asse.
Com’è fuori
Berlina: stilemi di una coupé, col padiglione fortemente inclinato e la sezione di coda culminante con lo spoiler integrato nella carrozzeria. Muso dominato dall’ampio single frame con struttura tridimensionale a nido d’ape, di derivazione Audi Sport. Affilata la conformazione dei proiettori, mentre i marcati blister quattro in corrispondenza dei passaruota. Retrotreno, contraddistinto dalla fascia luminosa che raccorda senza soluzione di continuità i gruppi ottici. Gustosi i terminali di scarico a uscita rettangolare. Riusciti anche gli spigolini posteriori. È splendida.
La vettura parlante dice agli altri: occhio
Seconda generazione della tecnologia OLED. I gruppi ottici posteriori comunicano in modo mirato con l’ambiente circostante sfruttando l’interazione Car-to-X e allertando gli altri utenti in caso di pericoli. La Luce di comunicazione si avvale di simboli d’avvertimento attivi in situazioni critiche di guida o di traffico, qualora entrino in funzione alcuni sistemi d’assistenza predittivi. La macchina che parla agli altri.
Com’è dentro
Abitacolo costellato di schermi. La plancia ha l’Audi Digital Stage, il palcoscenico digitale dei quattro anelli composto dal virtual cockpit da 11,9 pollici e dal display da 14,5 pollici del sistema MMI oltre che dallo schermo dedicato al passeggero. Sono tre.
Il display panoramico MMI è contraddistinto dal design curvo e dalla tecnologia OLED. La forma arcuata “avvolge” il guidatore. Radicalmente rinnovato l’head-up display (HUD), in grado di visualizzare un’ampia gamma di informazioni legate alla dinamica del veicolo. il conducente ha la possibilità di gestire le funzioni veicolari e d’infotainment con head-up display e comandi al volante.
Cinque punti chiave a nostro parere
1) Una scelta pragmatica, di buon senso: sfruttare la tecnologia diesel con applicazione mild hybrid per abbandonare il PHEV, l’ibrido plug-in. Che non è un termico vero né un elettrico vero.
2) Le due prese anteriori laterali piacciono o no a prima vista: molto particolari. La berlina a 4 porte sparisce dalla gamma. L’A5 è una via di mezzo tra A4 berlina e una coupé: col portellone e coi finestrini dotati di cornice. Davvero bella.
3) Nonostante sia stata lanciata nove anni fa, l’attuale A4 è molto venduta. Era il secondo modello premium di medie dimensioni più venduto in Europa nei primi cinque mesi 2024 a quota 34.166 esemplari, dietro la BMW Serie 3.
4) L’A5 utilizza la nuova architettura elettrica del Gruppo VW che ha debuttato su
Porsche Macan e Audi Q6: alla base il software 1.2 fornito da Cariad del Gruppo VW, che migliora l’esperienza dell’utente digitale.
5) La A5 è più lunga di 67 mm, pari a 4.829 mm. Con un passo più lungo di 80 mm, ossia 2.900 mm. È 13 mm più largo a 1860 mm e 16 mm più alto a 1444 mm.
La guerra termica delle tedesche: Stellantis che fa con Alfa Romeo?
Audi, BMW e Mercedes insistono coi motori termici, benzina e diesel. Perché il mercato, la domanda dicono così. L’elettrico va a picco. Fra i pochi che potrebbero rispondere per le rime alla guerra termica delle tedesche c’è Stellantis: non con Fiat, tantomeno con Peugeot, ma solo con una. La gloriosa Alfa Romeo. Servirebbe una sferzata di energia per replicare ai teutonici, con design sensuale e motori come gli dei della propulsione comandano.