Lancia, Napolitano: “Sarà la Mercedes di Stellantis”

M Magarini
Luca Napolitano Lancia

Che ne sarà del futuro di Lancia? Un indizio (anche più di uno, a dire la verità) lo fornisce Luca Napolitano, l’attuale numero uno del brand, un tempo appartenente a Fiat Chrysler e oggi contemplato in Stellantis, dopo il matrimonio tra FCA e PSA. Il massimo esponente della Casa automobilistica italiana ha svelato degli inediti dettagli su ciò che saranno le prospettive. Senza girarci troppo intorno, Napolitano ha chiarito l’obiettivo perseguito dall’attuale corso: rendere il Costruttore un marchio premium della gamma italo francese, una sorta di Mercedes relativamente alla clientela target. Hanno parecchio lavoro da compiere ed è necessario prendere un punto di riferimento, da cui trarre spunto, pur cercando una strada unica e personale. Ebbene, quel metro di paragone è Mercedes, ha spiegato l’uomo cardine di Lancia.

Lancia: per il rilancio si guarda all’esempio della Mercedes

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In seguito alle suddette parole, l’amministratore delegato ha messo i proverbiali puntini sulle “i”: naturalmente la sua azienda non è chiamata a rivaleggiare con la potenza tedesca. Del resto, sarebbe una sfida improponibile, una gara persa in partenza. Il senso è un altro, ovvero ispirarsi alle politiche adottate dalla Stella a Tre punte, affinché, nell’arco dei prossimi anni, Lancia finalmente risorga dalle proprie ceneri.

In occasioni pubbliche la stessa Stellantis ha sottolineato l’intenzione di rilanciare il brand italiano. Per tale ragione, un domani la realtà piemontese amplierà il portafoglio prodotti, incentrato su tre modelli: Ypsilon, la nuova Delta e un SUV. Inoltre, dal 2024 avverrà il ritorno nel Vecchio Continente, mediante l’inaugurazione di 100 nuove concessionarie in tutte le maggiori città europee.

L’area di interesse

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Se i piani di conquista dell’Alfa Romeo mirano alla scena internazionale, Lancia si focalizzerà su quella continentale. Nello specifico, il programma avrà inizio da Francia e Germania e, solo in un secondo frangente, ai Paesi scandinavi, alla Spagna, al Belgio e all’Austria. Manco a dirlo, i sistemi di alimentazione saranno a basse e zero emissioni, in linea con le direttive emanate dalle istituzioni comunitarie. L’anno da segnarsi, in tal caso, è il 2026, quando usciranno dalla catena di montaggio esclusivamente veicoli a trazione elettrica.

Di conseguenza, Napolitano conta di avviare un processo di crescita e di sviluppo in quei territori dove già sussistono i presupposti idonei. In aggiunta, il Chief Executive Officer è improntato sul rendere quanto più semplice al pubblico l’acquisto online delle auto e confida che un giorno sarà possibile avanzare un ordine in appena tre clic.

 

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