Lancia: la sua ammiraglia sarà prodotta in Italia

Andrea Senatore Foto Autore
La nuova ammiraglia di Lancia sarà prodotta a Melfi: adesso è ufficiale
Lancia

Da pochi minuti Lancia ha ufficialmente confermato che la produzione della sua futura ammiraglia, che si dovrebbe chiamare Gamma, avverrà nel 2026 in Italia. Il luogo prescelto per la realizzazione di questa auto è lo stabilimento Stellantis di Melfi dove l’auto sarà costruita a partire da quell’anno insieme ad un nuovo modello di Opel che dovrebbe chiamarsi Manta. Già da qualche giorno si sapeva che Lancia avrebbe prodotto un’auto in quella fabbrica nel 2026 e dunque era scontato che si trattasse proprio dell’ammiraglia ma adesso finalmente la notizia è stata confermata ufficialmente. Il CEO Luca Napolitano ha inoltre confermato che si tratterà di una Fastback elegante dal design innovativo con una lunghezza vicina ai 4,7 metri che nascerà su piattaforma STLA Medium e sarà solo elettrica al 100 per cento.

La nuova ammiraglia di Lancia sarà prodotta a Melfi: adesso è ufficiale

La nuova ammiraglia di Lancia, che ovviamente nel design sarà influenzata dalla concept car Lancia Pu+RA HPE, dunque si avvicina sempre di più al mercato. Si tratta della seconda di tre novità che la casa italiana lancerà nei prossimi anni sul mercato. La futura Gamma seguirà di due anni il debutto della nuova Ypsilon che avverrà nel 2024 e precederà di un paio di anni quello della nuova Delta che invece è previsto per il 2028. La futura ammiraglia sarà un modello fondamentale per conquistare un proprio spazio nel segmento premium del mercato auto e poter competere alla pari con le altre case automobilistiche presenti. Questo modello si preannuncia molto interessante.

Nuova Lancia Gamma

Esso rappresenterà il non plus ultra del meglio che Lancia ha da offrire in termini di prestazioni, tecnologia, piacere di guida, eleganza e stile. Vedremo dunque a partire dai prossimi mesi cos’altro emergerà a proposito della futura Gamma che presto potrebbe iniziare il suo sviluppo vero e proprio. Qui vi mostriamo uno dei tanti render presenti sul web che ipotizzano quello che potrebbe essere l’aspetto di questo futuro modello.

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