Lancia Gamma 2026, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Nel percorso di rilancio del marchio, la Lancia Gamma 2026 sarà il primo modello dopo un’era fatta di sole Ypsilon.
Lancia Gamma 2026 render

Rifare capolino sul mercato con l’obiettivo, stavolta per davvero, di intercettare i gusti della clientela. La Lancia Gamma 2026 sarà una delle vetture che caratterizzeranno il percorso di rinascita della Casa automobilistica torinese, attea a importanti cambiati. Con la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe (PSA), che ha dato vita a Stellantis, per i marchi si profilano tante nuove opportunità. Come spiegato nella recente conference call con i media internazionali dal ceo di Maserati, Davide Grasso, ciascun brand ha modo di attingere alle tecnologie più all’avanguardia nel conglomerato. Di ciò si servirà pure la rappresentate piemontese, il cui nome ha perso un po’ del suo caratteristico smalto negli ultimi anni. Ormai il portafoglio prodotti era limitato alla sola Ypsilon. Che, per l’amor del cielo, agli italiani piace, ma non rende onore all’illustre passato del produttore.

Forte della possibilità di realizzare delle economie di scala, e sospinta dalla fiducia del ceo del conglomerato, Carlos Tavares, adesso è giunto il momento di proiettarsi al futuro, con fiducia e convinzione nei propri mezzi. Cosa ne sarà poi alla prova sul campo saranno i posteri a dircelo. Il prossimo anno verrà, intanto, il turno della nuova Ypsilon, la quale differirà parecchio dalla proposta attuale in termini di appeal delle linee. Sebbene costituirà pur sempre la proposta più accessibile, cercherà già di fornire degli spunti di classe premium. La collocazione naturale del brand, dove cercherà di riportarlo l’amministratore delegato, Luca Napolitano.

Dopodiché, nel corso del 2026, verrà il turno della Lancia Gamma, sulla quale, ahimè, i portavoce ufficiali sono finora stati piuttosto avari di annunci. Ma senza permettere alle difficoltà di fermarci, proveremo a capire, sulla base sia delle comunicazioni degli alti rappresentanti sia delle indiscrezioni (tuttora in attesa di conferma), proveremo a tirare le somme.

Lancia Gamma 2026: esterni

Lancia Gamma 2026 render

La decisione assunta dai piani alti è stata sorprendente. Malgrado da tempo si vociferasse dell’intenzione di rispolverare un nome mitico, gli indizi conducevano all’Aurelia, in versione a ruote alte. A furia di sentirlo dire sembrava quasi una certezza e, invece, il management societario ha preferito percorrere una differente direzione. Con la Lancia Gamma il centro stile avrà l’arduo compito di conferire un aspetto unico e facilmente riconoscibile. Siccome il mondo è oggi pieno zeppo di suv e crossover, la scelta è convogliata su qualcosa di differente e altrettanto affascinante.

Costituirà, infatti, una berlina, anzi una sportback, per essere proprio precisi. Gli stilemi adottati dai designer richiameranno i fasti del modello originale. Che, malgrado sia durata appena un paio di generazione, viene tuttora ricordata con grande piacere dai fan. Perché, se riscuote un affetto così sincero e profondo, allora si rivelò un esperimento riuscito a metà? Le soluzioni troppo futuristiche la resero di difficile comprensione per il grande pubblico, allora abituato a qualcosa di diverso.

Il numero uno dell’impresa, Luca Napolitano, parla di una sportback a cinque porte, caratterizzata da una linea del tetto spiovente e da un lunotto posteriore sportiva. Stop. L’intervento alla cerimonia di presentazione della concept Pu+Ra HPE non è stato prodigo di chissà quali dettagli, tuttavia ciò basta e avanza per alimentare l’hype. Le parole utilizzate riportano alla mente i tratti della mitica Lancia Gamma, uscita dalle catene di montaggio dal 1976 al 1984. In contrapposizione ai competitor, in prevalenza votate alle forme di una berlina a tre volumi, sfoggiava una silhouette fastback, distinto da un tettuccio più filante e da una coda rastremata.

Oltre alla versione canonica, Pininfarina ideò una variante coupé a due porte. Che lo stesso venga ripetuto in futuro è da escludere in partenza. Un’anticipazione ulteriore fa riferimento alle dimensioni della nuova Lancia Gamma, la quale arriverà ai 470 cm. Le parole dell’ad paiono rassicurare gli appassionati di vecchi data. Il mito verrà rievocato a ragion veduta, attraverso un’interpretazione in chiave contemporanea dei concetti applicati nel mezzo del passato.

Gli interni

Mentre gli esterni avranno un aspetto radicale, destinato a dividere parecchio il pubblico, gli interni faranno leva sull’eleganza. Uno scorcio delle potenzialità è stato offerto dalla showcar Pu+Ra HPE, rappresentante pure un manifesto dei principi sposati dal team. L’abitacolo combinerà, insomma, spunti classici e futuristici, per dare vita a qualcosa di unico e di ricercato, con i mobili Cassina. I materiali saranno, invece, in linea con le esigenze dell’ambiente. Anziché puntare sulla vera pelle, i progettisti adotteranno dei materiali riciclati, lavorati in maniera certosina, da ottenere degli standard di elevata fattura.

Nel programma svelato da Stellantis, la Lancia va, infatti, a occupare la fascia premium, accanto ad Alfa Romeo e DS. Di conseguenza, il personale incaricato di occuparsene darà fondo a tutte le energie e risorse per creare un salotto confortevole, nonché evoluto. Manco a dirlo, le tecnologie saranno, ciò, di ultimo grido, soprattutto alla voce sicurezza. Gli occupanti che saliranno a bordo si sentiranno facilmente a proprio agio, sia per la generosità degli spazi (ottenuti mediante un’ergonomia ben studiata) sia per il display adibito all’infotainment da 8,8 pollici, compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay. In merito al quadro strumenti, la dimensione dello schermo dovrebbe arrivare ai 12,3 pollici.

È altresì da dare per scontato un operato di ottimo livello in merito ai sistemi ausiliari alla guida (ADAS), attingendo dal vasto know-how interno di Stellantis. Dei ragguagli verranno magari dati durante il 2024 o, almeno, così sperano i conducenti italiani ed europei. Una delle principali novità della Lancia versione 2.0 attiene, infatti, al differente modo di approcciarsi sul mercato. A dispetto del recente passato, finalmente il brand riaprirà le porte all’Europa. I punti vendita sono stati già in buona parte decisi e comunicati nelle scorse settimane, che avranno l’impegnativo compito di dare adeguato risalto alle prossime uscite.

Lancia Gamma 2026: motori e listino prezzi

Lancia Gamma 2026 render

La nuova Lancia Gamma farà affidamento sulla piattaforma STLA Medium, una delle architetture messe a disposizione dell’intero gruppo. Provvisto di motori elettrici, il veicolo saprà coniugare alta autonomia, intorno ai 700 km nel ciclo WLTP, e performance da favola. Anche se non sono stati rilasciate delle delucidazioni in proposito, il pianale STLA Medium consente fino a 450 CV di potenza. Per capire se ci spingerà fino a tal punto servirà restare sintonizzata. Di sicuro, non vi sarà spazio per i motori a combustione interna, ritenuti un retaggio del passato da lasciarsi alle spalle. Perché ok riprendere il nome illustre, ma ci troviamo pur sempre dinanzi a una nuova era.

Lo spazio occupato sarà quello del segmento D, oggi dominato dagli sport utility, ma dove sembra esserci dei margini di manovra per quei clienti desiderosi di un mezzo spazioso e in grado di assicurare un comfort ai massimi livelli, declinato in una silhouette filante.

Tra le frecce al proprio arco, la nuova Lancia Gamma tenterà di ritagliarsi un posto sotto la luce del sole mediante uno stile elegante e distintivo, nonché la qualità costruttiva e il gusto per il bello tipico della nostra penisola. Infine, l’ottimo spunto su strada e il prezzo competitivo, nell’ordine dei 40 mila euro, promettono di affascinare l’attuale generazione di guidatori. Sul luogo di produzione, verrebbe da dire che la lista delle pretendenti è limitata a Melfi, Sochaux ed Eisenach, vale a dire i tre stabilimenti dove verrà ospitata la STLA Medium. Poi la logica direbbe che la pista italiana è la principale accreditata, ma il recente caso della Fiat Topolino invita a non cantare vittoria troppo presto.

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