Supercar italiana ritrovata dopo 50 anni in un parcheggio: oggi vale milioni

M Magarini
Lamborghini Miura

Rare automobili sportive o di lusso lasciate così, in balia di sé stesse, a prendere la polvere, malgrado fossero rottame.

In tal caso, la storia ha origine ben mezzo secolo fa. Correvano, infatti, gli anni Settanta quando Aristotele Onassis, milionario greco, decise di regalare ad un amico una delle supercar più desiderate e costose del periodo. Ovviamente, l’amico era davvero speciale, una superstar dell’intrattenimento, nello specifico quello musicale: Stamatis Kokotas, celebre cantante del Paese ellenico. Ma anche un esperto pilota di rally, il quale, grazie ai lauti guadagni ottenuti in carriera, possedeva una discreta collezione di vetture sportive. Tuttavia, questa gli mancava.

Lamborghini Miura originale abbandona in un parcheggio: dopo il restauro ha un valore sensazionale

Lamborghini Miura

Forse sarà stata l’indecisione figlia del parco auto tanto vasto di cui disponeva, forse circostanze a noi sconosciute. Di certo, Kokotas usò davvero poco il veicolo, fiore all’occhiello dell’ingegneria italiana. A seguito di una ripartizione d’emergenza, il bolide venne recapitato presso un lussuoso hotel ad Atene dove è rimasta incustodita per ben 42 anni.

Sotto allora con il nome dell’automobile abbandonata. Sebbene sia difficile crederlo, stiamo parlando di una Lamborghini Miura originale con tanto di documenti e numero di telaio – il 3829 – verificato dai restauratori che l’hanno presa a carico. La spettacolare creazione vide la luce nel 1969 e sfoggia una carrozzeria color marrone. A dire il vero, sfoggiava perché, data l’incuria, la vernice era ormai erosa dalla ruggine. E gli interni? Da capogiro, il meglio che si potesse trovare in giro all’epoca. Una dotazione impreziosita, oltretutto, da un vasto assortimento di optional.

Lamborghini Miura

La Lamborghini è stata ritrovata in condizioni di completo degrado presso il parcheggio interno della struttura alberghiera di Atene. Non serve sottolineare quanto sia una scoperta straordinaria: un tempo costava l’equivalente di 155 mila euro ma nei giorni nostri, considerata la rarità e il valore affettivo associato dai fan, raramente si trova a meno di un milione di euro. L’esemplare in questione andrà all’asta a dicembre, una volta completate le opere di restauro, costate nell’ordine di centinaia di migliaia di euro.

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