In arrivo la Lamborghini BEV dotato di impianto elettrico da 980 V, e 2.000 CV, riporta Autocar: il concept Lanzador a quattro posti si evolverà in un’auto di produzione entro il 2030. Lo ha affermato il capo del Gruppo Volkswagen Oliver Blume. Per un BEV boom: un produttore di supercar che – vendendo a un’élite di clienti – riesce (finalmente) a fare breccia. Per ora nessuno è riuscito a conquistare i ricchi con macchine full electric a elevatissime prestazioni e prezzi altissimi.
Dall’Italia con energia
L’azienda italiana sta attualmente sviluppando il suo primo BEV, che dovrebbe basarsi sul concept Lanzador 2+2 GT mostrato per la prima volta nel 2023. Su una piattaforma perfezionata per i marchi di lusso e prestazioni del Gruppo Volkswagen. Alla conferenza stampa annuale del colosso tedesco, il CEO ha spiegato: si trarrà vantaggio dall’approccio che l’azienda ha con un kit elettrico congiunto grazie alle sinergie tra i marchi. Il tutto su un’ossatura il cui sviluppo è guidato da Porsche per Audi, Bentley, Lamborghini e Porsche. “È una configurazione molto specifica per Lamborghini”.
Il CEO di Lamborghini Stephan Winkelmann aveva precedentemente lasciato intendere che il primo BEV dell’azienda avrebbe offerto “almeno un megawatt [1341 CV]”, citando un’elevata potenza in uscita come “uno dei pilastri” di un’auto elettrica ad alte prestazioni.
Ma ha anche lasciato intendere che la sensazione del conducente e il coinvolgimento emotivo erano più importanti.
La prospettiva di un’architettura elettrica da 980 V per i futuri modelli ad alte prestazioni del Gruppo Volkswagen segna un altro passo sostanziale. Attualmente, la maggior parte dei veicoli elettrici gira a quota 400 V, sebbene un numero crescente utilizzi un sistema da 800 V che consente una ricarica più rapida, una maggiore erogazione di potenza e una maggiore efficienza. Alcune auto cinesi, come la Nio ET9, ora utilizzano viaggiano a 900 V.

Da dove i componenti?
Blume ha confermato che il veicolo elettrico sarebbe stato assemblato presso la sede centrale Lamborghini di Sant’Agata in Italia, ma non ha voluto commentare dove sarebbero stati prodotti la carrozzeria o le batterie. “Sarà una tipica Lamborghini, qualcosa di molto emozionante”, dice Blume. Secondo il capo Lamborghini Winkelmann il marchio non ha intenzione di seguire Aston Martin e Bentley nel ritardare il suo primo BEV, ma manterrà i suoi tre nuovi modelli ibridi in vendita il più a lungo possibile.
Paura elettrica
“Quando abbiamo deciso di fare il primo passo della nostra strategia, di avere tutta la gamma nuova e ibrida, è stato un grande sforzo per l’azienda. Negli ultimi quattro anni, abbiamo lavorato molto duramente su questo, e ora vediamo che questa è stata la decisione giusta”. Intanto, altri produttori tra cui Aston Martin, Bentley e Ineos hanno posticipato i loro modelli elettrici di debutto alla luce della bassa domanda. Lotus, nel frattempo, ha fatto marcia indietro sui piani per diventare completamente elettrica e lancerà una nuova gamma di ibridi con autonomia estesa, mentre Porsche sta cercando di estendere il ciclo di vita delle sue attuali auto ICE in risposta.
In attesa della Ferrari elettrica
Il tutto mentre si aspetta la Ferrari elettrica, che per sfondare dovrà necessariamente avere una tecnologia unica con autonomia enorme, efficienza fuori dal comune: un gioiello assoluto, innanzi al quale la più evoluta delle full electric cinese appare uno gnomo.