Lamborghini e modello URUS: un investimento importante per Renzi

Walter Gobbi

Il settore automobilistico rappresenta un’area importante della nostra economia e anche della nostra sopravvivenza mondiale, un Made in Italy dinamico e complesso che lega a sé diversi settori collegati, pensiamo ad esempio al settore tessile collegato alla produzione dei sedili, quindi il design, la produzione delle materie prime dedicate, eccetera. Un settore che per ogni stabilimento produce posti di lavoro e che quando frana per la crisi crea molti disagi sociali, politici, industriale. Si perde insomma, il caso Fiat insegna ma tra le società che rimangono e il governo possono nascere delle occasioni di dialogo ed è il caso di Lamborghini che ha dichiarato di voler investire in Italia tra i settecento e gli ottocento milioni per creare nuovi modelli inediti e creare ben 500 posti di lavoro.

Ecco i risultati di un accordo firmato a Palazzo Chigi con Lamborghini. “”Lamborghini porta a Sant’Agata Bolognese un minimo di 500 posti di lavoro in più, con un investimento di 700-800 milioni, che si avvicina al miliardo di euro. Non è che il primo passo. Nel 2018 nascerà la prima nuova auto, ma il progetto è già partito”.

“Con investimenti di alta qualità si può rilanciare il settore dell’automobile, che ha sofferto ma sta ripartendo alla grande”, ha sottolineato il presidente del Consiglio Renzi dopo la firma dell’accordo con Lamborghini, “ora aspettiamo buone notizie anche da Borgo Panigale per Ducati”, altro marchio del gruppo Audi. “‘Adesso che ho imparato a camminare mi vien voglia di correre’, diceva il poeta, che forse non è poeta ma va bene lo stesso”, ha aggiunto Renzi. “Passione, determinazione, competenza. Questo possiamo offrire come Italia nel mondo globale. C’è bisogno di recuperare fiducia”, ha detto il premier. “C’è un continuo mettersi in moto per fare dell’Italia il luogo dove si producono cose straordinarie che tutto il mondo ci invidia”, ha aggiunto, dando appuntamento alle “prossime buone notizie”: “Il desiderio più forte che possiamo esprimere è che l’Italia torni a creare occasioni di lavoro come quella di oggi”. “L’auto è un settore che può dare una grande opportunità di sviluppo, grazie a chi investe e grazie alla passione dei lavoratori”, ha sottolineato Renzi. “Oggi è un giorno molto bello per tutti noi, un giorno di gioia”. La firma dell’accordo con Lamborghini “è un segno importante per l’Emilia Romagna e per il Paese. Faccio i complimenti all’Emilia Romagna, al tessuto sindacale dell’Emilia Romagna, ma anche agli amici di Audi e Lamborghini”, ha concluso.

“Questo accordo è il segnale che l’Italia può fornire a chi vuole investire competenza e piattaforme produttive competitive”, ha aggiunto il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi dopo aver firmato l’accordo per l’investimento della Lamborghini. “Si tratta di un investimento che raddoppia l’investimento attuale a Sant’Agata Bolognese e che sicuramente pone le basi per futuri sviluppi” ha concluso Guidi riferendosi a un possibile futuro accordo con Audi per investimenti in Ducati.

“Siamo felici di aver chiuso questo accordo, sono molto felice per Lamborghini. Produrremo 3.000 Urus all’anno a partire dal 2018”. Così l’amministratore delegato di Audi Rupert Stadler dopo la firma dell’accordo con il governo e la regione Emilia Romagna. “Ci hanno convinto la passione e la competenza italiana” ha aggiunto Stadler. “Con le istituzioni italiane, con i sindacati e con Invitalia abbiamo fatto un lungo proficuo lavoro e alla fine il pacchetto italiano è stato più competitivo e ha vinto”, ha risposto l’amministratore delegato e presidente della Lamborghini Stephan Winkelmann a chi gli chiedeva cosa ha fatto pendere la bilancia a favore dell’investimento in Italia invece che a Bratislava. Sugli incentivi fiscali di cui godrà Lamborghini Winkelmann ha parlato di “più di 80 milioni” sommando diverse voci. Winkelmann ha precisato che i circa 500 nuovi posti in Lamborghini per la produzione del Suv Urus “saranno principalmente nel settori Ricerca e Sviluppo e per la produzione”. Ed entrando nel dettaglio dell’investimento sul sito di Sant’Agata in Emilia Romagna ha aggiunto: “Con i sindacati abbiamo raggiunto un accordo vincente per entrambe le parti”.

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