La vertenza dell’ex Fiat di Termini Imerese è a conclusione?

Ennesima puntata della telenovela dell’ex Fiat di Termini Imerese, che dura dal 2012. Dopo 12 anni, la vertenza siciliana in quel di Palermo parrebbe forse arrivata a conclusione.
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Ennesima puntata della telenovela dell’ex Fiat di Termini Imerese, che dura dal 2012. Dopo 12 anni, la vertenza siciliana in quel di Palermo parrebbe forse arrivata a conclusione. Alla fine di anomali progetti per il rilancio dell’impianto, promesse, imprenditori che sparivano nel nulla,  cronache giudiziarie, ecco un possibile accordo di salvataggio per la salvaguardia dei lavoratori ex Blutec e per il rilancio dello stabilimento. Lo hanno firmato la Regione Sicilia, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Inps, le principali organizzazioni sindacali e l’azienda di Ross Pelligra.

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Tutto su Pelligra

Chi è? Trattasi dell’imprenditore italo-australiano (presidente e proprietario del Catania calcio) che ha vinto la gara per la cessione del compendio aziendale grazie a un progetto di reindustrializzazione del sito produttivo. Così, potremmo avere in salvo tutti i 540 lavoratori. Infatti, a fine maggio 2024, la Pelligra Holding Italia S.r.l. ha sottoscritto il contratto per acquisire l’impianto ex Fiat, passato nelle mani della Blutec tra il 2015 e il 2019 e poi in quelle dei commissari straordinari che ne hanno gestito la cessione. 

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Il Pelligra Group Pty Ltd opera nel settore della realizzazione e locazione di immobili. La società ha un fatturato di 4 miliardi di euro. Il piano della holding passa attraverso un’operazione che prevede tre punti:

1) esborso di 8,5 milioni di euro,

2) assunzione di almeno 350 dipendenti ex Blutec,

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3) investimenti per la riqualificazione dell’area.

Anche l’isopensione

Quindi, dei 540 lavoratori, 350 saranno assunti da Pelligra e avranno accesso al piano di riqualificazione e formazione professionale utile per l’attuazione del piano industriale del nuovo investitore. Mentre altri 190 rimarranno in capo all’amministrazione straordinaria. Avranno l’isopensione dal 1° gennaio 2025 per un periodo massimo di sette anni: assegno di esodo, grazie al quale i lavoratori dipendenti possono andare in pensione con sette anni di anticipo tramite l’aiuto dell’azienda per cui lavorano.

L’assegnazione a Pelligra, dice il dicastero, s’inserisce in un più ampio progetto di rilancio del polo industriale di Termini Imerese che riguarda il potenziamento del porto e lo sviluppo di un interporto integrato.

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In passato, altre società si sono mosse in modo analogo in siti simili. Il gruppo di turno acquista stabilimenti industriali abbandonati e li riqualifica.

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Batterie per auto elettriche: illusione

Gli anni scorsi, Termini è stata al centro di trattative. A marzo 2023, la Italvolt dell’imprenditore svedese Lars Carlstrom ha manifestato il suo interesse a investire in Sicilia presentando dettagli della sua iniziativa alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali locali. Pareva potesse mettere sul piatto circa tre miliardi di euro in tre anni per realizzare una fabbrica di batterie con cinque linee di produzione e arrivare a impiegare circa duemila lavoratori. Poi non se n’è fatto nulla. Idem per la Blutec, finita al centro di una bancarotta con diversi risvolti giudiziari. 

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