La vernice capace di aggiungere 12mila chilometri di autonomia all’anno gratis è di Mercedes

Dario Marchetti Autore
È stata la stessa azienda di Stoccarda ad aprire i suoi laboratori per mostrare su cosa stanno lavorando i tecnici
Mercedes Suv vernice autonomia

Le vendite rappresentano solo un aspetto, sia pur molto importante per far quadrare i bilanci, nella popolarità di un brand. In effetti, la storia dell’industria automobilistica presenta non pochi casi di aziende che dopo aver avuto un modello di grande popolarità sono diventate marginali o quasi.

Riuscire a mantenere una reputazione inattaccabile e una grande popolarità nell’arco dei decenni è quindi molto complicato. Mercedes è uno dei marchi che riesce in maniera brillante a conseguire tale risultato. La casa di Stoccarda è da sempre considerato di diritto uno degli attori all’avanguardia nella costruzione di veicoli a motore. Non solo ha inventato l’auto, ma nel corso dell’ultimo secolo l’ha condotta ad una evoluzione tale da adattarsi al meglio ad ogni nuova tappa del cammino intrapreso. Ora, l’azienda tedesca deve farlo anche con l’auto elettrica e gli ingegneri stanno già lavorando alacremente per riuscirci.

Mercedes, su cosa stanno lavorando, i suoi tecnici?

Solitamente le case automobilistiche cercano di proteggere al massimo i propri prodotti e, naturalmente, le tecnologie su cui sono costruiti. Mercedes, al contrario, ha deciso di spalancare le sue porte e mostrare quanto cova all’interno dei propri laboratori. E quanto emerge è realmente impressionante, oltre che sorprendente.

Sede Mercedes Stoccarda

Abbiamo già parlato nei giorni passati dell’integrazione dei freni nel sistema di trasmissione elettrica del veicolo, un’innovazione che suona alla stregua di una rivoluzione, per le auto elettriche. In pratica, invece di collocare i consueti ingranaggi planetari su ciascuna ruota con i relativi dischi e pastiglie, la Mercedes sta studiando l’integrazione di una trasmissione elettrica sugli assi. A giustificare la scelta, il fatto che le auto elettriche non abusano dei freni tanto quanto le auto convenzionali. Un concetto che i tecnici della casa tedesca intendono portare al limite, creando un sistema non solo più leggero, ma anche di più semplice manutenzione.

Stando a quanto affermato dal brand, i test effettuati finora dimostrano che i freni integrati difficilmente subiscono usura, non arrugginiscono e, in pratica, non necessitano di manutenzione. Il tutto, senza che la sensazione di frenata del conducente venga sottoposta a modifiche di rilievo.

Tra gli altri vantaggi prospettati da questo sistema, vanno annoverati anche la maggiore affidabilità e durata, che si aggiungono al minore impatto ambientale. La minore usura, infatti, si traduce nella mancata emissione di particelle inquinanti. Infine, gli ingegneri sottolineano che questo sistema frenante consentirà l’integrazione di ruote totalmente chiuse, in grado a loro volta di tradursi in maggiore aerodinamica.

Vernice solare per aumentare l’autonomia delle auto elettriche, la grande sorpresa targata Mercedes

Altra idea su cui si sta lavorando a Stoccarda è l’integrazione di un microconvertitore a livello delle celle della batteria. Attualmente, gli alimentatori delle auto elettriche sono dotate di un convertitore di potenza in grado di controllare l’intera batteria. L’installazione di tanti piccoli convertitori, uno in ogni cella, andrebbe a rivoluzionare le architetture ad alta tensione esistenti consentendo un controllo molto migliore della batteria.

Stabilimento Mercedes di Rastatt

Ma l’idea realmente sorprendente che cova a Stoccarda, è quella relativa all’utilizzo di vernice solare per aumentare l’autonomia delle auto elettriche, ormai un’ossessione per tutti i marchi. Una vernice che, secondo gli ingegneri, sarebbe in grado di generare energia elettrica sufficiente per percorrere più di 12mila chilometri all’anno. È composta da moduli solari larghi cinque micrometri, quindi molto più sottili di un capello umano, che pesano appena 50 grammi per metro quadrato e vanno ad incollarsi alla carrozzeria con una pasta finissima cui spetta il compito di unirli e fissarli.

È la stessa azienda a spiegare: “Le celle solari hanno un’efficienza del 20%. In condizioni ideali, una superficie di 11 metri quadrati (equivalente alla superficie di un Suv di medie dimensioni) potrebbe produrre energia per percorrere fino a 12mila chilometri all’anno”.

L’energia generata dalle celle solari viene utilizzata per la guida o fornita direttamente alla batteria ad alto voltaggio. Inoltre l’impianto fotovoltaico provvede a generare energia anche quando il veicolo non è in funzione. Potrebbe quindi rappresentare una soluzione estremamente efficace per aumentare l’autonomia elettrica e ridurre le soste per ricaricare il veicolo. Non contenendo terre rare né silicio, è anche facilmente riciclabile risultando notevolmente più economico da produrre rispetto ai moduli solari convenzionali.

  Argomento: 
X