La velocità è solo la terza causa degli incidenti: crolla il mito di chi è contro l’auto

Ippolito Visconti Autore News Auto
Appena il cosiddetto esperto di sicurezza stradale apre bocca nei social, si scaglia contro l’eccesso di velocità “che provoca quasi tutti gli incidenti in Italia”, e invoca autovelox.
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Appena il cosiddetto esperto di sicurezza stradale apre bocca nei social, si scaglia contro l’eccesso di velocità “che provoca quasi tutti gli incidenti in Italia”, e invoca autovelox, pure non omologati. Scientificità di queste parole? Zero. Poi arriva la statistica, la matematica, la scienza dei numeri, ed ecco che crolla il mito degli anti auto, quelli che vogliono fare andare tutti a 30 all’ora, a 20 allora, a piedi, chiusi in casa. Quali sono le cause dei 166.525 incidenti con feriti in Italia nel 2023 stando ai rilievi Istat su report Polizia di Stato, Polizie Locali e Carabinieri?

1) Nel 15,1% dei casi, la guida distratta. Per esempio dallo smartphone in mano.

2) Nel 12,9% dei casi, il mancato rispetto della precedenza. Per esempio l’incrocio col triangolo all’ingiù.

3) Nell’8,4% dei casi, l’eccesso di velocità.

Terza causa: 8 sinistri su 100.

Autovelox non omologati a tutto spiano

Di fronte a questi numeri, uno pensa: allora i Comuni si attrezzano per combattere la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza dove c’è il triangolo, e infine l’eccesso di velocità. Non pare. Sembra invece che l’Italia abbia il record planetario di autovelox. Siccome gli autovelox non sono omologabili perché manca la procedura di omologazione, e siccome molti velox sono accesi nonostante lo stop della Cassazione a quelli non omologati, allora i velox attivi funzionano in modo da lasciare dubbi sulla loro liceità. Da capire bene anche cosa i Comuni scrivano nei verbali: dicono che il velox è tarato (lo impone la Corte costituzionale, ci mancherebbe altro). Dicono qualcosa sulla omologazione?

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Alcol e droga, che accade

Non solo. Bisognerebbe anche approfondire una cosa. L’informazione sugli incidenti stradali correlati ad alcol e droga, non sempre esaustiva dai dati della rilevazione corrente, è stata dedotta da altre fonti informative, quali il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Servizio della Polizia Stradale del Ministero dell’Interno. I quali rilevano complessivamente circa un terzo degli incidenti stradali con lesioni. Quelle Forze dell’ordine hanno fornito i dati sulle sanzioni elevate in occasione di sinistro. Se tutti gli incidenti fossero analizzati nella parte che riguarda alcol e droga, quanti sinistri da eccesso di velocità resterebbero? Per circostanza imprecisata, resta fuori il 21% di incidenti.

Manovra irregolare e distanza di sicurezza: che piaghe

Inoltre, attenzione a manovra irregolare e distanza di sicurezza: due piaghe. La prima riguarda il 7,7% di incidenti. La seconda il 6,9%. Gustoso e affascinante valutare con criteri scientifici un dato: se io corro troppo (1 km/h sopra il limite, depurato della tolleranza) facendo una manovra irregolare e non rispettando la distanza di sicurezza, qual è la causa dell’incidente?

Viceversa, ma guarda un po’, ecco le multe da record sbalorditive da autovelox: oltre 2,5 milioni di verbali dai Comuni, più quasi 600 mila dalla Polstrada solo nel 2023. Ma se la velocità è solo la terza causa (potrebbe anche retrocedere) dei sinistri, allora perché così tante contravvenzioni? Non sarebbe meglio sanzionare di più ubriachi e drogati includendoli nelle statistiche? E il mancato rispetto della distanza di sicurezza col tallonatore folle che ti spinge?

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