La startup di auto elettriche Aehra chiede all’Italia di finanziare parte della produzione

Ippolito Visconti Autore News Auto
Legittima richiesta della startup di auto elettriche Aehra: domanda al governo Meloni di finanziare parte del piano di produzione che in tutto è di 1,2 miliardi di euro.
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Legittima richiesta della startup di auto elettriche Aehra: domanda al governo Meloni di finanziare parte del piano di produzione che in tutto è di 1,2 miliardi di euro. Obiettivo, sviluppare e costruire due full electric extra lusso in Italia. Ossia la Suv Impeto (costerà fra 160.000 e 180.000 euro) e la berlina Estasi (fonte Automotive News).

Dove? A Mosciano Sant’Angelo, in Abruzzo a metà 2026. Così da sfornare ogni anno fino a 25.000 unità per modello. La startup afferma che Impeto ed Estasi sono progettate e realizzate per offrire un’autonomia di guida di 800 km. 

Spinti da un motore anteriore e due motori posteriori che producono 800 CV, i veicoli avranno una velocità massima di 260 km/h e con accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. Ideati da Filippo Perini, che in precedenza ha lavorato per Alfa Romeo, Lamborghini, Italdesign e Genesis. 

Fame di posti di lavoro

Ma che interesse avrebbe mai il governo Meloni a tirare fuori i soldi? Aehra ha dichiarato che i suoi piani sono di creare 540 posti di lavoro nello stabilimento di Mosciano e altri 110 posti di lavoro a Milano, dove ha sede l’azienda. Il finanziamento richiesto include lo sviluppo dei due veicoli e la costruzione del nuovo stabilimento di produzione. 

Si punta a 1,3 milioni di veicoli l’anno

Il governo si è incontrato a Roma il 7 agosto con case automobilistiche, fornitori e sindacati per discutere i piani per aumentare la produzione di veicoli in Italia a 1,3 milioni di unità, rispetto alle 750.000 costruite nel 2023. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso sta cercando di convincere Stellantis, che possiede i marchi italiani Fiat e Alfa Romeo, ad aumentare la produzione annuale di veicoli del gruppo nel paese a un milione entro la fine del decennio (l’ultima volta nel 2017). Urso sta anche corteggiando case automobilistiche straniere, comprese quelle cinesi.

Il governo è in trattative avanzate con Dongfeng per la costruzione di uno stabilimento di assemblaggio di veicoli in Italia. Nel 2021, la joint venture statunitense-cinese Silk EV ha svelato un piano da un miliardo di euro per costruire supercar in Emilia-Romagna, la Motor Valley italiana,che ospita Ferrari, Lamborghini, Maserati e Ducati. Silk ha abbandonato il progetto nel 2023 dopo non essere riuscita a ottenere sufficienti finanziamenti.

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Parla Nada, il numero uno

“Sarà immensamente gratificante vedere la nostra richiesta di finanziamento approvata dal governo italiano ed essere selezionati come progetto di importanza strategica nazionale”, ha affermato il fondatore e azionista principale di Aehra, Hazim Nada. Il cui target è ridefinire la mobilità sostenibile ultra premium sfruttando le più recenti tecnologie di ingegneria, batterie e produzione. 

Nada è un cittadino italiano di 40 anni nato negli Stati Uniti, figlio di un banchiere egiziano residente in Svizzera. Il suo precedente lavoro era nel commercio di materie prime, tramite la sua azienda svizzera Lord Energy. Un altro fondatore è Sandro Andreotti, ex paracadutista dell’esercito italiano e fondatore con Nada di AeroGravity, azienda di gallerie del vento verticali. 

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