La transizione verso la mobilità elettrica rappresenta una delle maggiori sfide che l’industria automobilistica sta affrontando oggi. Impostata come obiettivo prioritario dai governi di tutto il mondo per la riduzione delle emissioni di gas serra, ha già avuto rilevanti effetti sulle società automobilistiche, che sono attente a cavalcare questa onda. Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, è uno dei principali sostenitori di questa transizione ecologica. A suo avviso, è inevitabile e necessaria per la salvaguardia dell’ambiente.
Per troppo tempo, l’uomo si è reso autore di gravi atti di negligenza verso il pianeta, e pertanto ciascuno ha il dovere etico e morale di fare la propria parte. D’altro canto, il CEO del gruppo italo-franco-americano sottolinea come il processo debba realizzarsi in modo sostenibile, e i governi hanno il compito di finanziarlo. In un recente periodo, il top manager ha dichiarato che Stellantis è pronta a investire 30 miliardi di euro nella mobilità green entro il 2030. Tuttavia, li considera insufficienti qualora le istituzioni territoriali evitino di fornire un sostegno adeguato.
Stellantis: la campagna di elettrificazione della gamma tra certezze e possibilità

È essenziale garantire un processo equo e sostenibile, affinché il futuro dell’industria sia preservato e vada a beneficio della collettività. Indipendentemente dal reddito, chiunque ha il diritto di accedere a soluzioni green, ha precisato Tavares.
Per favorire il cambiamento, Stellantis ha l’intenzione di accelerare. Innanzitutto, attraverso la costruzione di nuovi impianti dedicati alla produzione di veicoli elettrici a batteria (BEV), in Europa e negli Stati Uniti. Inoltre, intende servirsi di partnership con aziende leader nel settore delle batterie, in modo da garantire la fornitura di accumulatori a prezzi competitivi.
Una delle principali sfide da affrontare consiste nella riduzione dei costi di produzione. Allo stato attuale, le BEV rimangono significativamente più costose dei veicoli a benzina o diesel, rischiando di limitarne la diffusione nelle fasce meno abbienti della popolazione.
Tavares ha sottolineato la volontà di Stellantis di ridurre i costi, tuttavia ciò comporterà un considerevole dispiego di tempo e risorse economiche. L’obiettivo prefissato è di ridurre le spese associate del 40% entro il 2030.

In parallelo, Stellantis ha avviato una campagna di sviluppo di una rete di ricarica pubblica, in sinergia con altri attori del settore. Si prevede di creare un network di infrastrutture in grado di soddisfare le esigenze di ogni cliente. Gli ostacoli da superare sono significativi, ragion per cui l’alto dirigente auspica un maggiore impegno da parte delle autorità. Invece di porre solo paletti, sarebbe, a suo avviso, opportuno accordare incentivi fiscali e finanziari, oltre a investire risorse nella creazione di adeguate infrastrutture di ricarica. Al di là dei benefici nella lotta contro il cambiamento climatico, salire sul treno consentirà di creare nuove opportunità di lavoro.