La rivoluzione dell’idrogeno giallo: arriva la tecnologia per estrarlo dall’acqua

Mirko Elia Autore Automotive
L’idrogeno giallo sembra essere una buona opportunità per la mobilità verde
idrogeno giallo

Da molti anni si parla di produrre idrogeno giallo dall’acqua, ma spesso i risultati sono stati deludenti. Tuttavia, una nuova speranza sembra arrivare dagli Stati Uniti: produrre idrogeno più pulito di quello verde.

L’idrogeno giallo potrebbe sembrare una chimera, un obiettivo che sembra sempre vicino ma che non arriva mai. Ora, però, la strada potrebbe essere stata tracciata dagli Stati Uniti e sembra promettente. D’altronde, chi riuscirà a scoprire una fonte d’energia quasi inesauribile e completamente ecologica avrà nelle sue mani una ricchezza quasi senza limiti. Non a caso sono molte le aziende, come la Yamaha Motor, che stanno producendo motori ad idrogeno sempre più performanti.

I vari colori dell’idrogeno: dal giallo al nero ovvero dal più pulito al meno ecologico

Stare dietro al dedalo di colori dell’idrogeno è davvero molto difficile, poiché molti laboratori di ricerca e aziende stanno investendo ingenti cifre nella creazione di un metodo pulito per produrre idrogeno, rendendolo compatibile con l’ambiente e con il mercato. Si passa quindi dall’idrogeno giallo, che sarà il più pulito, fino al nero, che è così inquinante nella produzione da non avere praticamente alcuna ragione di essere prodotto. Esistono quindi una serie di colori da prendere in considerazione, anche se, come accennato in precedenza, escono nuovi tipi di idrogeno a una velocità impressionante. Comunque, attenzione: l’idrogeno non ha colore; gliene viene assegnato uno come una sorta di nomenclatura che si basa sulla modalità di produzione.

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Il giallo è il migliore idrogeno ma la sua produzione è ancora difficile da mettere in pratica

Il procedimento per la creazione dell’idrogeno giallo, a parole, sembra essere molto semplice, ma naturalmente le cose sono decisamente più complicate. Questo particolare tipo di idrogeno è conosciuto anche come fotochimico perché la sua produzione si basa su un processo di fotocatalisi della scissione dell’acqua in molecole di idrogeno. Il segreto per rendere possibile la creazione dell’idrogeno sta nel limitare il più possibile la quantità di reazioni, utilizzando la luce solare e dei catalizzatori creati ad hoc per ottenere la scissione dell’acqua in idrogeno e ossigeno.

Il processo di produzione dell’idrogeno giallo è interessante perché vengono utilizzati fotocatalizzatori semiconduttori, prodotti con biossido di titanio o solfuro di cadmio, in combinazione con la luce del sole per ottenere la scissione dell’acqua. Si ottiene così la produzione di idrogeno, che viene purificato prima di essere usato per generare energia. Lo scarto di produzione, puro ossigeno, viene rilasciato nell’ambiente.

Quella dell’idrogeno giallo è ancora una tecnologia da raffinare

La tecnologia dell’idrogeno giallo sembra essere ancora da perfezionare, poiché vi sono problemi sia riguardo ai fotocatalizzatori, che risultano troppo costosi e con una durata limitata, sia riguardo alla produzione di idrogeno, che ha una resa inferiore rispetto a quella dell’idrogeno verde, per esempio. Sarà quindi necessario attendere del tempo prima di poterlo vedere nella produzione industriale.

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