La Polestar 2 supera la Tesla Model 3 grazie alla nuova autonomia dichiarata

Natale LiVecchi Autore Auto
La Polestar 2 è diventata ben presto una vera e propria best seller del costruttore di elettriche svedese, ora con più autonomia
2 Polestar

La Polestar 2 è diventata ben presto una vera e propria best seller del costruttore di elettriche svedese. Sebbene sia stata sottoposta, di recente, ad un leggero rinnovamento, sul MY 2024 si attende una importante novità in termini di autonomia e quindi di percorrenza complessiva con una singola ricarica. D’altronde il costruttore vuole proseguire lungo una via tracciata decisamente bene che ha condotto la Polestar 2 a divenire una delle elettriche più desiderate della sua categoria, dando del filo da torcere anche alla sempre apprezzata Tesla Model 3.

Le novità derivanti dai canonici aggiornamenti di mezza età permettono al costruttore di implementare sulla Polestar 2 alcune caratterizzazioni importanti e dettagli sicuramente interessanti che vedremo a bordo di questo modello a partire dal MY 2024. Il passaggio più importante in questo cambio di passo si ravvisa per ciò che riguarda l’autonomia dichiarata.

2 Polestar

L’autonomia, in termini di chilometri percorribili con una singola ricarica, ha subito un incremento sulla nuova Polestar 2

Il costruttore ha migliorato le prestazioni, l’efficienza e soprattutto l’autonomia della Polestar 2 riducendo, allo stesso tempo, anche l’impronta di carbonio in un programma di importanti aggiornamenti relativi al MY 2024. Si sa infatti che la caratteristica più importante per chi pensa di mettere in pratica un passaggio nei confronti delle auto elettriche è quella legata proprio all’autonomia. Il nuovo miglioramento implementato nel software che gestisce e controlla la batteria della Polestar 2 ha permesso di rivedere il range di utilizzo di quest’ultima producendo anche un ampliamento dei valori caratteristici in tema di percorrenza. Parliamo di una revisione dell’autonomia che interessa sia le varianti che adottano un singolo propulsore, e la trazione posteriore, sia quelle abbinate ad un doppio motore con trazione integrale.

Ora la Polestar 2 è in grado di percorrere fino ad un massimo di 654 chilometri con una singola ricarica nella variante più prestazionale in termini di autonomia. In questo modo, secondo quanto dichiarato dal costruttore, la Polestar 2 può viaggiare fino al 22% in più consumando fino al 9% in meno in termini di energia ricaricandosi anche più velocemente fino ad un valore pari ad un ottimo +34%. Tutto ciò grazie agli aggiornamenti hardware che includono l’introduzione di batterie più grandi e di nuovi motori. La batteria introduce infatti un’elevata capacità lorda; il valore è pari a 82 kWh che diventano 78 kWh netti e utilizzabili.

Al top c’è la Long Range a motore singolo

A garantire il valore massimo di autonomia alla Polestar 2 ci pensa la variante Long Range dotata di motore singolo. Questa permette infatti un valore di autonomia fissato appunto a 654 chilometri percorribili con una singola ricarica nel Ciclo WLTP. Si può anche ricaricare in corrente continua fino a 205 kW grazie anche all’adozione della batteria da 82 kWh di capacità dichiarata.

I nuovi motori risultano infatti più efficienti e il passaggio alla trazione posteriore per le versioni dotate di un singolo motore e la presenza della trazione integrale per la versione a doppio motore significano anche che la Polestar 2 è ancora più divertente da guidare, con una erogazione di potenza che beneficia della nuova distribuzione dei pesi.

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Al momento il costruttore non ha reso noto i prezzi della nuova gamma della sua Polestar 2; nello specifico è scomparsa la variante più potente da 476 cavalli. Le varianti disponibili sono tre: la Long Range Dual Motor (per 591 chilometri di autonomia e 421 cavalli), la Long Range Single Motor (da 654 chilometri di autonomia e 300 cavalli) e la Standard Range Single Motor (da 532 chilometri di autonomia e 272 cavalli).

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