La Renault più apprezzata di sempre compie 29 anni

Natale LiVecchi Autore Auto
Renault Twingo

Il Motor Show di Parigi del 1992 fu la sede giusta per dare spazio ad una delle utilitarie più iconiche di sempre, una francese sbarazzina che sarebbe stata protagonista di una storia di successo praticamente interminabile. Esattamente 29 anni fa i francesi della Losanga presentavano a Parigi la Renault Twingo, una vettura che in una parola sola racchiudeva tre terminologie già indicative: Twist, Swing e Tango.

Nasce così l’idea di un’utilitaria capace di regalare divertimento in accordo con elevate dosi di semplicità che spopola nel marketing e nei dati di vendita. Attingendo da tali prerogative, il costruttore francese ha dato vita alla Renault Twingo presentata proprio a Parigi il 5 ottobre del 1992 per poi essere commercializzata a partire dal 1993.

È noto che la Renault Twingo è stata una compagna apprezzata anche dagli automobilisti italiani degli Anni Novanta in accordo con un design sbarazzino che non dispiaceva e con un prezzo di approdo decisamente accessibile: due armi molto apprezzate nella sfida commerciale con la spigolosa Fiat 500 di allora.

Renault Twingo

La Renault Twingo rappresentò la perfetta erede della R4

La Renault Twingo divenne la degna erede della Renault 4 grazie ad un set di caratteristiche che furono apprezzate subito, a cominciare da quell’aura di semplicità e schiettezza che la contraddistingueva. A dire il vero la Twingo cominciò a farsi intravedere già nel 1986 quando Raymond Lévy ereditò il progetto W60 che era stato immaginato dall’ingegnere Jean-Pierre Ploué e in accordo con il nuovo direttore del design di Renault, Patrick Le Quément lo affidò ad un grande dell’auto come Marcello Gandini.

Renault Twingo
Gli essenziali interni della Renault Twingo

La realizzazione prodotta da Gandini rimase però allo stadio di concept e ancora oggi trova posto all’interno del Museo Renault Classic: venne giudicata trappo pretenziosa per il mercato di allora e quindi messa da parte. L’effettiva Renault Twingo che poi raggiunse le linee produttive di Renault venne quindi realizzata sotto la guida di Yves Dubreuil in accordo con la collaborazione dello stesso Jean-Pierre Ploué (oggi a capo del design di Lancia e Chief Design Officer di Stellantis) e Gérard Gauvry che si occupò degli interni.

La Renault Twingo permetteva di praticare una eccellente riduzione dei costi produttivi grazie all’utilizzo di pochi elementi e motorizzazioni piuttosto semplici, a cominciare dal quattro cilindri realizzato in ghisa (Cleon) capace di 55 cavalli di potenza erogata. In tal senso fu anche per questo motivo un ottimo successo commerciale per la Losanga.

È così che la prima generazione della Renault Twingo rimane in produzione fino al 2007 (per ben 14 anni!) vendendo nel complesso oltre 2 milioni e mezzo di esemplari. Già al termine dell’evento di presentazione del Motor Show di Parigi, la Renault Twingo aveva totalizzato ben 2.240 ordini certificando un successo nato già sotto una buona stella. Il successo della Twingo lo si deve anche alla sua concezione estetica che la assimilava ad una piccola monovolume pur risultando di ridottissime dimensioni, nonostante potesse contare su una larghezza non indifferente: utile a garantire ottimi valori di abitabilità interna. I paraurti erano lasciati in plastica grezza, privi di verniciatura, mentre la forma dei fari anteriori gli valse l’appellativo (non dispregiativo) di “ranocchia”. La Renault Twingo si poteva avere anche con un invidiabile tetto apribile a tutta larghezza e i sedili si potevano “aprire” per ricavare quello che all’epoca venne definito come uno spazio da letto matrimoniale. Colori e interni altrettanto sbarazzini ne incrementarono notevolmente il successo.

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