Il capo di Stellantis Carlo Tavares critica la “narrazione che mira a mettere in discussione il cammino” del Gruppo. “Il taglio dei costi è qualcosa che tutte le aziende devono fare per combattere l’inflazione”, proteggendo l’accessibilità per i clienti e i margini che garantiscono la sostenibilità dell’azienda. “Non ho alcun controllo su questa narrazione, secondo la quale la nostra strategia si concentrerebbe solo sulla riduzione dei costi: è oggettivamente sbagliato. La nostra strategia è molto ampia, molto diversificata. Non confermo questa narrazione distorta e lontana dalla realtà, ma confermo che qualsiasi azienda che voglia tutelare la sostenibilità e l’accessibilità dei prezzi per i propri clienti deve ridurre i costi e combattere l’inflazione”.
Insomma, Stellantis opera in due direzioni. Uno: investire, per il futuro, per essere più competitivo. Due: tagliare, in un contesto così difficile per tutti. Questa la sintesi del discorso del manager portoghese.
Accordo fra Stellantis e governo Meloni: è tutto pronto
Il 7 agosto 2024 è una data chiave: ci sarà il tavolo convocato dal ministero delle Imprese. Obiettivo, siglare l’accordo sul milione di veicoli (auto e commerciali) prodotti in Italia dal Gruppo. Da una parte, gli incentivi pensati dall’esecutivo e dal ministro Urso con soldi dello Stato, ossia dei contribuenti. Dall’altra, il costruttore che, facendo le macchine qui da noi, mantiene i livelli produttivi. Ascoltiamo Tavares: “Non c’è assolutamente ragione per cui non ci debba essere un accordo. Abbiamo ricevuto dal ministro Urso una lettera il giorno del 125esimo anniversario della Fiat che poneva un certo numero di domande, alle quali abbiamo risposto in modo molto corretto, professionale e con buone intenzioni. Penso che queste risposte siano assolutamente le risposte che il governo italiano si aspetta da noi”.
Quale direzione
Infatti, per Tavares, Stellantis va nella direzione sostenuta dall’Italia, “perché siamo i leader del mercato, stiamo facendo profitti in Italia, abbiamo un’impronta produttiva molto significativa e abbiamo eccellenti partner sindacali”. Morale: sarà “abbastanza facile convergere”, anche perché il dirigente lusitano si dice “molto soddisfatto del dialogo con i sindacati italiani”. L’abilità del Gruppo? “Non scommettere la casa sui veicoli elettrici”. Idea giusta, visto che ora le vendite di full electric flettono. Il giocatore di poker che non s’è lasciato attrarre dal piatto in apparenza succulento mettendo sul tavolo tutte le “fiches”.