La lezione della Cina all’Ue: cerca la pace sui dazi auto elettriche

Ippolito Visconti Autore News Auto
Pechino intensifica i colloqui con Bruxelles sui dazi sui veicoli elettrici.
auto cinese

Parlare, dialogare, cercare la soluzione. Il ministero del Commercio cerca di risolvere le controversie in corso sui dazi aggiuntivi sui veicoli elettrici realizzati in Cina che l’Unione europea finalizzerà il mese prossimo. Pechino sta avviando intense trattative con Bruxelles, cercando di risolvere le dispute: vuole la pace. La controparte pare interessata alla guerra commerciale. Per ragioni misteriose. 

La Commissione europea ha annunciato il 20 agosto un adeguamento delle tariffe fino al 38,1 percento che aveva proposto il 12 giugno per i veicoli elettrici realizzati in Cina. Dopo gli aggiustamenti, le tariffe provvisorie sulle importazioni di veicoli elettrici dalle aziende cinesi BYD Co., Geely Automobile Holdings e SAIC Motor Corp. sono state leggermente abbassate. La commissione prevede di finalizzare le tariffe entro il 30 ottobre.

Strategia geniale contro un rivale molto debole

Chi è quello forte e chi quello debole? La strategia della Cina è facile: apparire debole. Io, Pechino, cerco la pace, perché temo la guerra commerciale. In realtà, vuole evitare i dazi per consentire maggiori profitti e più rapidi alle Case orientali. Ma fra i due, il colosso è il Dragone. Una partita di poker giocata con sapienza da Pechino, contro un rivale, i burocrati Ue, destinati ancora una volta a perdere qualora scegliessero la battaglia dei dazi e dei controdazi.

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Incontri

Wang Wentao, ministro del Commercio, visiterà l’Europa e incontrerà Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo e commissario per il commercio della Commissione Europea, il 19 settembre. Le due parti, dice Automotive News, effettueranno una “consultazione” sui dazi anti-sovvenzioni che l’ue ha provvisoriamente imposto sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina, Li Feiyi, vice ministro del Commercio, ha tenuto dei colloqui con Sabine Weyand, direttore commerciale e generale della Commissione europea. Durante i colloqui, Li ha espresso la volontà della parte cinese di impegnarsi in un dialogo e in consultazione per risolvere adeguatamente le frizioni economiche e commerciali tra Cina ed Europa e di affrontare ragionevolmente le reciproche preoccupazioni. Il caso anti-sovvenzioni che riguarda i veicoli elettrici realizzati in Cina è complesso e comporta ampie implicazioni per le relazioni Cina-Ue.

La saggezza di Pechino: “La parte cinese ritiene che finché la parte europea mostrerà sincerità e farà sforzi positivi, le preoccupazioni di entrambe le parti potranno essere risolte tramite consultazioni”.

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