Se siete appassionati del Blitz da decenni a questa parte, allora sicuramente ricorderete un modello mitico come la Opel Frontera, un SUV capace di portare in alto la reputazione del costruttore tedesco. La sua prima generazione è stata lanciata nel 1991 e ha ottenuto subito un successo straordinario, grazie a un mix perfettamente riuscito di robustezza, affidabilità e capacità off-road. Inizialmente disponibile in un paio di versioni: una a 3 porte, l’altra a 5 porte.
La prima era più corta e leggera, e quindi più agile e adatta alla guida off-road. Dall’altra parte, la versione con più posti a sedere brillava per spazio e comfort; ergo, si rivolgeva alle famiglie. Entrambe hanno consentito alla compagnia di affermarsi sul mercato del domani, con ottime credenziali. A livello di motorizzazioni, in listino figuravano due unità a benzina da 2.0 e 2.2 litri, capaci di erogare una potenza di 115 CV e 136 CV. I propulsori diesel erano un 2.3 litri da 75 CV e un 2.5 litri da 115 CV. Tra i tratti distintivi del veicolo, si annoverava la trazione integrale, in grado di renderlo più performante su sentieri accidentati. In abbinamento al “cuore pulsante”, includeva un cambio manuale a 5 rapporti o automatico a 4 velocità.
La Opel Frontera ha conservato un posto sul mercato fino al 2003 e ha subito un paio di restyling durante la sua carriera, nel 1995 e nel 2001. Con il passare del tempo, ha consolidato il proprio status agli occhi del potenziale pubblico, elogiata soprattutto per robustezza, affidabilità e versatilità d’impiego.
Qualità destinate a caratterizzare anche il “revival”. Sì, perché lo Sport Utility di matrice tedesca uscirà in una generazione completamente nuova nel corso del 2024. Ma quali saranno le sue caratteristiche? Riuscirà a soddisfare appieno le esigenze del pubblico di riferimento? Domande alle quali cercheremo di dare risposta nei prossimi paragrafi. Innanzitutto, approfondiremo il design, poiché l’estetica rimane, sempre e comunque, un aspetto cruciale nel giudizio complessivo di un veicolo. Successivamente, toccherà scoprire gli interni, sia in termini di spazio sia per quanto riguarda le dotazioni di bordo. Infine, passeremo in rassegna le motorizzazioni, i prezzi e le principali rivali.
Opel Frontera 2024: gli esterni
Dopo il continuo brusio di sottofondo, il marchio teutonico ha ufficialmente confermato il ritorno della Opel Frontera. Con un comunicato rilasciato agli organi d’informazione, la compagnia ha dissipato i dubbi circa l’operazione in corso, alimentando l’hype attorno al progetto sia per i fan nuovi che per quelli storici. Sbilanciarsi sulle caratteristiche appare francamente complicato, data l’attenzione riservata dall’azienda nel non lasciare sfuggire nulla. Tuttavia, alcuni rumor e anticipazioni sono emersi a riguardo, perciò cerchiamo di immaginarne lo stile sulla base del materiale finora disponibile.
Innanzitutto, per la macchina a ruote alte si profila un frontale aggressivo, con una griglia anteriore a nido d’ape di generose dimensioni e fari a LED dal design sottile. Di profilo, si prospetta una fiancata slanciata e muscolosa, con linee decise atte a sottolineare l’aspetto dinamico. I passaruota saranno presumibilmente pronunciati e ospiteranno cerchi in lega di dimensioni generose.
Infine, il posteriore sembra vantare fari a LED dal design a forma di “C”, un paraurti sportivo e un diffusore inferiore. In aggiunta, si susseguono speculazioni circa la tavolozza cromatica, che probabilmente includerà tonalità vivaci per consentire al consumatore di selezionare quella a lui congeniale. In termini di allestimenti, se ne profilano molteplici, con la possibilità di selezionare diverse dotazioni e optional. Ergo, il grado di personalizzazione sarà parecchio elevato, per soddisfare le continue richieste dei guidatori odierni desiderosi di conferire personalità alla propria “bambina”.
Gli interni
Veniamo ora all’abitacolo. Premesso che gli annunci tardano ad arrivare, possiamo comunque fomentare un’idea di massima basandoci sul chiacchiericcio corrente. In primo luogo, ci aspettiamo una plancia all’avanguardia e minimalista, contraddistinta da uno schermo a sfioramento tattile centrale per l’impianto di infotainment e un quadro strumenti digitale.
I materiali saranno, salvo sorprese, di alta qualità, comprendenti opzioni come pelle e alluminio, al fine di conferire un tocco di lusso al salotto di bordo. I sedili si riveleranno sicuramente comodi e avvolgenti, con la possibilità, forse, di selezionare il rivestimento specifico. Infine, lo spazio sarà probabilmente generoso, sufficiente ad accogliere senza alcuna difficoltà fino a cinque persone, anche adulti. Nemmeno nel bagagliaio ci saranno compromessi, poiché sarà ampio e versatile.
Scendendo nei dettagli delle tecnologie, la Opel Frontera 2024 dovrebbe disporre di diverse tecnologie avanzate, tra cui la ricarica wireless per smartphone e l’head-up display. Per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza, sembra che saranno evolute e comprenderanno la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento della corsia di marcia e il monitoraggio dell’angolo cieco.
Il livello raggiunto dagli ADAS sarà di livello 2, il massimo consentito dall’Unione Europea fino a questo momento. Altrove, infatti, iniziano già le prove sperimentali del livello 3, negli Stati Uniti, dove Mercedes ha ottenuto il benestare in anticipo rispetto alle concorrenti. Nel Vecchio Continente, permangono forti dubbi riguardo a un approccio troppo orientato alla guida autonoma.
Motori e prezzi
Esaminiamo, dunque, le motorizzazioni. Il sistema sarà di tipo elettrico, con un’autonomia di circa 400 km e una potenza di 200 CV. Inoltre, in esclusiva in territori selezionati, vi sarebbe l’intenzione di lanciare il powertrain ibrido. Ad esempio, in Italia e in Spagna, seguendo la politica adottata da Jeep con la Avenger. Benché l’anima green sia uno dei tratti peculiari del modello statunitense, il marchio a stelle e strisce, sempre appartenente a Stellantis, ha preferito confezionare una proposta ad hoc, date le difficoltà riscontrate nella diffusione delle BEV.
Esprimersi sul prezzo richiederebbe delle doti ai limiti della previsione. I discorsi del caso vanno rimandati alla presentazione globale, ancora sprovvista di una data. Stando al chiacchiericcio, il listino inizierebbe da circa 35.000 o 40.000 euro.
Cerchiamo, infine, di capire quali saranno le maggiori antagoniste dello Sport Utility del Fulmine. Il primo nome che ci viene in mente, anche solo per una questione di nazionalità, è la Volkswagen ID.4, un esemplare di dimensioni analoghe con una percorrenza superiore ai 500 km. L’auto fabbricata dal colosso di Wolfsburg ha avuto un’accoglienza nel complesso soddisfacente, almeno se rapportata a quella ottenuta dalla sorella alla spina ID.3.
Se la seconda è finita piuttosto ignorata (al punto da forzare modifiche sostanziali, nonostante avesse debuttato da pochi anni), la prima è una formula che piace. Un’altra rivale da tenere d’occhio è la Ford Mustang Mach-E, che condivide lo spirito dinamico. L’americana supera il muro dei 400 km di autonomia, alla pari della Hyundai Kona Electric, l’ultima concorrente, che, forte di un prezzo accessibile, cerca di entrare nelle simpatie di un pubblico generalista.