La Germania ha chiesto che l’Unione Europea valuti la possibilità di consentire la vendita di nuovi veicoli ICE alimentati da carburanti e-Fuel dopo il 2035. Il Parlamento europeo ha recentemente votato per confermare un divieto effettivo di vendita di nuovi veicoli ICE a partire dal 2035, richiedendo una riduzione del 100% delle emissioni di CO2 di tutti i nuovi veicoli venduti nel blocco entro tale termine.
La Germania chiede di risparmiare gli e-fuel dal divieto previsto dall’UE nel 2035
Tuttavia, il segretario ai trasporti tedesco Michael Theurer ha ora invitato i colleghi ministri europei a considerare ulteriormente se gli e-carburanti possono svolgere un ruolo nella riduzione delle emissioni dei trasporti.
L’argomento a favore degli e-fuel è che sono prodotti utilizzando le emissioni di CO2 catturate e l’idrogeno, quest’ultimo proveniente da fonti rinnovabili come l’energia eolica o solare. In teoria, questo li rende CO2 neutrali, perché il carbonio emesso dal tubo di scappamento viene rimosso dall’atmosfera quando viene prodotta una quantità maggiore di e-fuel.
I ministri dell’Ambiente avevano precedentemente fissato una scadenza del 2026 per i produttori per dimostrare se gli e-Fuel sono realmente a emissioni zero nella pratica. Diverse case automobilistiche, in genere quelle con ambizioni sportive o che sono state lodate per i loro motori a combustione, hanno effettuato investimenti significativi nella tecnologia.
Porsche ha probabilmente guidato il progresso, avendo avviato la produzione pilota dei propri e-fuel in Cile alla fine dello scorso anno, con un obiettivo di circa 130.000 litri all’anno. Anche Mazda ha investito molto negli e-fuel come prima casa automobilistica ad aderire alla e-Fuel Alliance, un’organizzazione di lobby che comprende compagnie petrolifere, case automobilistiche e altri.
È ancora in discussione se gli e-fuel offrano una riduzione sufficiente delle emissioni per giustificare il loro utilizzo dopo il 2035.
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