La Formula 1 non sarà mai completamente elettrica: lo ha detto il CEO Domenicali

Andrea Senatore Foto Autore

L’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, ha dichiarato nei giorni scorsi al quotidiano Il Sole 24 Ore che “la F1 non diventerà mai elettrica al 100%”. Ciò avviene dopo che lo sport ha adottato serie misure negli ultimi anni per rendersi più attento all’ambiente e più in linea con ciò per cui i fan e i governi di tutto il mondo stanno spingendo.

Stefano Domenicali conferma che la Formula 1 non sarà mai del tutto elettrica

Proprio la scorsa settimana, la notizia che “l’Europa ha deciso di vietare i motori a combustione a partire dal 2035” ha fatto notizia in tutto il mondo. Ora, i rapporti sulla fine del motore a combustione europeo sono stati notevolmente esagerati, dal momento che la legislazione consentirà anche motori a combustione che funzionano con carburante a emissioni zero dopo quel punto, ma la notizia ha comunque inviato onde d’urto nell’industria automobilistica di tutto il mondo.

L’amministratore delegato Domenicali, come molti altri dirigenti del settore, vede gran parte di questo regolamento come un problema poiché tratta l’energia elettrica come se fosse l’unica soluzione. Sente che, in generale, danneggerà le persone normali che non possono permettersi di acquistare un’auto elettrica quando il loro veicolo ICE verrà improvvisamente messo fuori legge.

A tal proposito, crede anche che la Formula 1 non aderirà mai al mantra solo elettrico, nonostante l’aumento del suo utilizzo nello sport a partire dal 2026. Il suo obiettivo è quello di dare e avere, rimanendo fedele alle radici dello sport trovando anche modi per inquinare meno, e chiarisce che ha già deciso in quale direzione si muoverà invece: “benzina pulita, a emissioni zero”. 

F1

Afferma che questo carburante sarà in grado di funzionare nei motori esistenti e persino in molti diversi tipi di veicoli oltre la F1. Consentirà allo sport di mantenere la sua natura analogica mentre risolve uno dei suoi più grandi peccati, e quando i regolamenti cambieranno tra tre anni sarà utilizzato per la prima volta.

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