La cinese Leapmotor T03 venduta in Italia: Tavares fissa il prezzo

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il numero uno Stellantis, Tavares, va al cuore della questione: quanto costerà la cinese Leapmotor T03 in Italia? Risposta, meno di 20 mila euro.
Leapmotor T03

Il numero uno Stellantis, Tavares, va al cuore della questione: quanto costerà la cinese Leapmotor T03 in Italia? Risposta, meno di 20 mila euro. Infatti la Citroën C3 parte attorno ai 20 mila euro, 23 mila per l’allestimento medio, ed è una segmento B. La T03 è una segmento A, quindi il prezzo sarà più basso, per forza. Parliamo di un brand del Paese del Dragone che arriverà nel Vecchio Continente a seguito di una joint venture col gruppo Stellantis: importa i modelli dalla Cina, per poi assemblarli in Europa. 

In Cina, la Leapmotor T03 in Cina costa 49.900 yuan, 6.380 euro. La versione 59.900 yuan, 7.650 euro. La top di gamma 69.900 yuan: 8.950 euro. Omologata per 4 persone, dispone di 74 CV con 155 Nm di coppia. In Cina garanzia di 3 anni o 120.000 km. E per le batterie 8 anni o 150.000 km. Occhio: il modello che arriverà verrà aggiornato per legge. Con dotazioni di sicurezza aggiuntive. Quindi, molto più caro.

Leapmotor T03 dentro

Leapmotor T03

La T03 è una citycar, una piccola utilitaria lunga 362 cm sotto i 20 mila euro da segmento A. Che sarà concorrenziale, per Tavares: “La storia dimostra che nel mercato europeo il motivo di scelta dei consumatori sono spesso i prezzi. Questo è ciò che abbiamo visto negli ultimi 30 anni: il prezzo è il criterio decisionale ultimo”. Quindi il manager si aspetta che il prezzo sia un grande fattore trainante. Una volta che i governi europei hanno sospeso gli incentivi, la richiesta di elettriche cala a causa della scarsa accessibilità. 

Affollamento Stellantis nei segmenti bassi

Concorrenza spietata. Vedasi Dacia Sandero e Dacia Spring, anzitutto. Certo che ora nella miriade di brand Stellantis, più Leapmotor, la categoria B è ultra trafficata. “Nel segmento B-hatchback e B-SUV, la quota di mercato che abbiamo nel mercato Bev europeo è superiore al 60%. E ne siamo contenti”, dice Tavares. A. “Quindi, se domani rafforzassimo questa dinamica sul segmento A sarebbe perfetto, perché la Leapmotor T03 è un prodotto del segmento A che si abbina perfettamente alla Fiat 500e, perché l’italiana si posiziona nella fascia premium”. Insomma, non si pestano i piedi.

daewoo matiz

Ricorda un po’ la Daewoo Matiz?

Forse la Leapmotor T03 fa venire alla mente un po’ la coreana Daewoo Matiz. Specie di lato. Particolare la sproporzione del diametro degli pneumatici: molto più piccoli rispetto all’altezza della carrozzeria. Bizzarro il tappo della presa di corrente anteriore, sul muso. Comunque, il successo dipenderà dagli incentivi statali e dalle promo Stellantis: finanziamenti e noleggi.

Nessuna attesa per le parti di ricambio cinesi

La società con sede a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang, sviluppa e produce i componenti principali in modo indipendente. Compresi i propulsori elettrici e i sistemi intelligenti. Lecito un timore: se si rompe l’auto cinese o in caso di incidente, meccanici e carrozzieri con le mani nei capelli, perché per i pezzi di ricambio ci sono attese bibliche. Non per Leapmotor, assicura Stellantis. I pezzi saranno disponibili per facilitare le riparazioni. Grazie ai 130 hub post vendita in Europa. Invece le vendite saranno effettuate inizialmente attraverso la rete di concessionari Stellantis & You: Leapmotor diviene un altro marchio delle concessionarie multibrand del gruppo. Un po’ l’azienda numero 15 della galassia euro-americana.

Leapmotor produrrà mai in Europa?

Chissà se la cinese sfornerà in futuro auto direttamente da una fabbrica del Vecchio Continente. Magari dallo stabilimento di Tychy in Polonia. Potrebbero essere imitate BYD e Chery: produttori cinesi che hanno annunciato l’intenzione di far uscire macchine da siti Ue. BYD sta costruendo uno stabilimento automobilistico in Ungheria; Chery lo farà in un’ex fabbrica Nissan a Barcellona. Il dado è tratto, il mondo automotive totalmente rivoluzionato dal Dieselgate del 2015.

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