La Casa giapponese “green” è la maggiore finanziatrice dei negazionisti climatici

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Toyota, il colosso giapponese, è pesantemente accusata di finanziare esponenti politici che negano il cambiamento climatico.
protesta contro toyota

I produttori giapponesi, rispetto ad altre realtà globali, si trovano, per così dire, in ritardo nella corsa alla mobilità elettrica. Analizzando la loro gamma, specie quella di un grande gruppo come Toyota, è evidente come i veicoli completamente elettrici rappresentino una minima parte dell’offerta. La filosofia dominante tra le case automobilistiche nipponiche è che l’auto elettrica non sia ancora una soluzione universale, ma piuttosto una tecnologia limitata.

Un recente studio americano, pubblicato dall’organizzazione Public Citizen, ha portato sotto i riflettori proprio il grande nome Toyota, il colosso giapponese e leader mondiale nel settore automobilistico, accusandola di finanziare esponenti politici che negano il cambiamento climatico.

repubblicani americani

Toyota è un nome di riferimento su scala globale, con una forte presenza in tutti i continenti e una reputazione consolidata per i suoi veicoli, sinonimo di affidabilità anche in ambienti estremi. Tuttavia, per i mercati più sviluppati, Toyota ha scelto di puntare su una diversa strategia, le auto ibride.

Le vetture parzialmente elettriche giapponesi, specie le Toyota, con consumi ed emissioni ridotti, hanno conquistato il favore di un numero crescente di automobilisti. Gli ibridi, infatti, si confermano come la scelta meccanica preferita dagli automobilisti.

logo toyota

Il rapporto di Public Citizen critica fortemente Toyota per il presunto finanziamento di politiche contrarie alla lotta contro il cambiamento climatico negli Stati Uniti. Si stima che, negli ultimi tre cicli elettorali, la casa giapponese abbia destinato oltre 808.500 dollari a 207 campagne elettorali. Si tratta, come intuibile, di membri del Congresso che negano l’esistenza della crisi climatica. Questo investimento sarebbe superiore di quattro volte rispetto a quello di produttori come Ford e doppio rispetto a General Motors.

Anche se queste accuse sono pesanti, va riconosciuto che Toyota ha giocato un ruolo pionieristico nella riduzione delle emissioni globali, grazie al lancio della sua prima vettura ibrida alla fine degli anni ’90. Da allora, i suoi veicoli ibridi hanno contribuito significativamente a ridurre l’inquinamento da traffico, con benefici tangibili per l’ambiente. Nonostante ciò, l’azienda continua a esplorare soluzioni alternative, come l’idrogeno, anche se con risultati ancora poco convincenti.

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