Jeep Grand Cherokee: addio al suo V8 leggendario?

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Jeep Grand Cherokee

Jeep ha interrotto molto silenziosamente l’Hemi V8 da 5,7 litri opzionale per il modello a due file della Grand Cherokee, il che significa che l’unico propulsore opzionale è ora il motore turbo da 2,0 litri dell’ibrido plug-in 4xe abbinato a un motore elettrico. Rimane il Pentastar V6 da 3,6 litri di base. Motor Authority è stata la prima a notare il cambiamento sul configuratore online.

Jeep non ha fatto un annuncio formale, ma la notizia non è certo una sorpresa. Jeep ha lasciato intendere alcuni mesi fa che il V8 aveva i mesi contati. La nostra esperienza alla guida dell’ultimo Grand Cherokee è stata nel complesso molto positiva, anche se abbiamo notato che il V6 di base non era abbastanza potente (ma comunque molto fattibile) e che il propulsore del 4xe non vale necessariamente il pesante sovrapprezzo rispetto alla controparte con il solo motore endotermico.

Jeep Grand Cherokee: cosa cambierà con la perdita del V8?

Come promemoria, il 5.7 V8 produce un totale di 357 cavalli e 528 Nm di coppia, mentre il 4xe offre fino a 375 CV e 640 Nm. Il propulsore elettrificato consente di coprire lo 0-100 km/h in 6,0 secondi nel Grand Cherokee rispetto ai 6,9 secondi per la versione V8. Nonostante sia più potente, abbiamo notato la ruvida erogazione di potenza di questo gruppo propulsore rispetto all’Hemi. Il compromesso è un risparmio di carburante di gran lunga migliore.

La perdita del propulsore V8 può influenzare gli acquirenti che cercano di rimorchiare con il loro Grand Cherokee a due file. L’otto cilindri ha aumentato la capacità di traino del Grand Cherokee a 3200 chili. Il modello V6 riesce a trainare 400 chili in meno. Il motore ibrido, invece, traina 2700 chili.

Possiamo notare come il V8 è ancora il motore di punta per la carrozzeria Grand Cherokee L a tre file più lunga, internamente nota come WL75. Se vuoi continuare ad avere il V8, quindi dovrai scegliere un SUV con 3 file di sedili, il che indica un veicolo mediamente più lungo che risulta anche più complesso da manovrare in città.

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