Nell’ultimo decennio, innumerevoli start-up sono sorte e cadute nel perseguimento del sogno di sviluppare un veicolo che percorresse la strada in modo autonomo. Ora, Jeep vuole portare questa sfida ancora più in là con la Grand Cherokee 4xe, forte di personale competente, in possesso delle credenziali adeguate a occuparsi in prima persona del compito. Che, sebbene sia indubbiamente ambizioso, non appare nemmeno così fuori portata, almeno nel medio lungo periodo. Scorto il potenziale, grazie alle tecnologie di grado superiore, tra i player della filiera ha cominciato ad affiorare la speranza di battere sul tempo la concorrenza.
La Jeep Grand Cherokee 4xe sarà dotata di un sistema di guida autonoma off-road, che si adatterà alle condizioni del terreno
Cosa giustifica la fiducia del marchio a stelle e strisce? Perché potrebbe sviluppare la soluzione definitiva? Il punto di forza non può che essere la società capogruppo Stellantis, in possesso di risorse finanziarie pressoché illimitate. Qualora nel corso del progetto arrivassero le risposte auspicate, allora il gruppo diretto da Carlos Tavares darebbe il suo personale benestare e, con esso, inietterebbe delle generose quantità di denaro. Che la causa intrapresa richieda delle importanti disponibilità economiche è da porre in preventivo. Trattandosi di un obiettivo fin qui mai raggiunto da nessuna compagnia, occorre metterlo in preventivo.
La Casa automobilistica è entrato nel merito in una nota diramata alla stampa. Comprensibile della forte curiosità sia della stampa sia dei semplici appassionati, la Jeep ha rivelato di aver ben presente la strada da imboccare. Un team di ingegneri, guidato da Neda Cvijetc, responsabile dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma di Stellantis, sta lavorando a uno speciale sistema automatizzato progettato appositamente per il brand. Nel caso in cui i risultati ottenuti siano ritenuti soddisfacenti è facile presumere che verrà messa a disposizione delle altre realtà appartenenti al conglomerato italo-francese-americano. Ma almeno in un frangente iniziale costituirà un’esclusiva dell’azienda d’oltreoceano.
Stanno affrontando delle sfide che sono, in un certo senso, più grandi di quelle sperimentate nell’autonomia su strada, ha affermato Cvijetic, sottolineando come la tecnologia sia stata progettata per offrire alla comunità Jeep più divertimento, più avventura e più libertà. I valori alla base del patrimonio della compagnia verranno mantenuti e portati a un livello successivo.
Il sistema è stato installato in due Grand Cherokee 4x ibride plug-in ed è attualmente in fase di test presso il punto di riferimento di Jeep per la tecnologia del futuro, Moab, nello Utah. A tal proposito, l’azienda spiega che è pensata per ospitare chiunque, dai conducenti alle prime armi, fino agli esperti. Naturalmente, darà una mano pure nelle normali situazioni di guida quotidiane. Per testarne l’effettivo valore non sarà necessario affrontare sentieri accidentati e insidiosi. Anche nella trafficata “giungla urbana” e in autostrada avrà un impatto positivo, in maniera da soddisfare un bacino di pubblico ampio ed eterogeneo. Oltretutto, se funzionasse, verrebbe implementato da Costruttori che non fanno delle gite fuori porta la loro specialità.
Così come la nostra elettrificazione 4xe conduce le capacità off-road delle Jeep a soglie inedite. Gli avanzati sistemi fuoristrada aiuteranno più clienti in più Paesi in tutto il mondo a unirsi e godersi l’avventura, ha dichiarato Christian Meunier, ceo del marchio Jeep. Le dotazioni tecnologiche avranno applicazioni nella vita reale dentro e fuori pista in numerosi scenari.
Sfortunatamente, Jeep non è ancora pronta per rivelare ciascun dettaglio relativo alla sua nuova tecnologia. Tuttavia, Meunier afferma che ulteriori informazioni sulla sua tecnologia fuoristrada autonoma saranno condivise in un nuovo video quest’estate.