Via Carscoop, foto del muletto della Jaguar Type 00 elettrica durante i test in Svezia. È una scommessa della Casa britannica, del Gruppo indiano Tata, davvero azzardata: personalmente, noi troviamo molto discutibile il cofano lunghissimo, la coda cortissima, la linea del tetto bassissima, i finestrini laterali minuscoli. È vero che il Giaguaro tenta di differenziarsi dalla massa delle full electric, ma qui siamo nel campo del design eccentrico, chissà forse si sta seguendo la filosofia woke. Il passo, immenso, è in stile panfilo su ruote: macchina bruttina a vedersi.
![Jaguar Type 00 elettrica dietro](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/Jaguar-Type-00-elettrica-2-1280x827.jpg)
Jaguar Type 00 nel settore del lusso
La Jaguar Type 00 intende, se ben comprendiamo, essere una Gran Turismo elettrica di lusso, da lanciare nel 2026. Che dia noia a Bentley, magari, ipotizziamo. Un mix con una classica berlina con cabina arretrata, motore anteriore e trazione posteriore. È un po’ una fastback col lunotto inesistente: quindi, per fare le retro, è presumibile che ci sia una telecamera. Con la Polestar, con il tetto del veicolo così basso, è comprensibile. Qui no. Nella porta dietro, c’è un piccolo finestrino che ci sembra stonare nel complesso, specie in rapporto alle dimensioni delle ruote. Una BEV che non finisce più: ci sarà da capire anche le difficoltà in manovra agli incroci. Il guidatore dovrà allungare il collo un bel po’ per vedere se arriva qualcuno. Questa quattro porte è la versione di produzione della controversa concept coupé Type 00 Jaguar svelata a Miami a dicembre 2024: addirittura, in quell’occasione il mezzo pareva più gradevole sotto il profilo estetico. Ci pare di scorgere uno sportello di ricarica quadrato per ogni lato: gigantesco. Magari comodo, ma è un pugno nello stomaco. Meglio le maniglie delle portiere a filo.
![Jaguar Type 00 elettrica di lato](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/Jaguar-Type-00-elettrica-3-1280x859.jpg)
E la batteria?
La Type 00 si basa sulla Jaguar Electric Architecture così da raggiungere un’autonomia di 770 km secondo il ciclo WLTP: tanti o pochi? Dipende dal prezzo. Comunque, c’è la ricarica velocissima: fai il rabbocco di 321 km in 15 minuti. Con un powertrain ignoto, ma forse attorno a 600 CV.
![Jaguar XJS](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/r-1994-jaguar-xjs-40-litre.jpg)
Come la Jaguar XJS? Non bestemmiamo
Una Jaguar che non è agile come un felino, sovrappeso come un micio viziato che si abboffa da mattina a sera. Se si vuole fare un richiamo storico alla divina XJS (1975), siamo davvero fuori strada: una signora macchina, cattiva, pronta a mordere, un’esplosione di sensualità.
![E-Type](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/E-Type-1-1280x705.jpg)
No, non ricorda la E-Type
L’elettrica del Giaguaro non ricorda neppure la E-Type (1961), nota anche come XK-E o anche XKE: vettura divinamente rivoluzionaria disegnata da un mostro sacro come Malcolm Sayer. Vettura di un’eleganza impareggiabile. Con un sei cilindri in linea serie XK da 3.800 cc che ruggiva nella foresta.
Quale target?
E allora, dopo aver cambiato strategia, sarebbe opportuno pure cambiare nome: se ti chiami Giaguaro, tale devi essere. Importano zero i dati ufficiali, conta quel che appare, ossia un animale di 3,5 tonnellate che può dormire sempre nella giungla. Di atletico, vigoroso e sensuale non ha nulla. Davvero c’è un target da centrare pronto a comprare queste vetture? Qui si scherza col fuoco. Poi almeno in passato la vettura, col suo motore termico sublime, ti faceva capire che avevi di fronte un animale di razza pronto a ruggire. Questo è un gattino per giunta silenzioso: una BEV al massimo emette un sibilo per miagolare, per poi tornare a nanna.
Prezzo ipotizzabile e lorips lorem ipsum latino
La vediamo come rivale della Porsche Taycan da 100.000 sterline, ossia 120.000 euro. Una La super GT elettricanuova da quando è stata lanciata la I-Pace all’inizio del 2018. È la prima delle tre Jaguar BEV che arriveranno entro la fine del decennio su una nuova ossatura. Le altre due sono una grande berlina di lusso e una Suv. Davanti, la scritta “lorips”. Un riferimento a “lorem ipsum”, un testo segnaposto latino utilizzato nella progettazione grafica e nell’editoria per riempire spazi che non hanno ancora contenuto. Questo suggerisce quindi che una parola diversa apparirà lì sull’auto di produzione. Una berlina grande e bassa con una linea del tetto slanciata, simile a una coupé, un passo generosissimo e i suoi montanti anteriori posizionati il più possibile dietro l’asse anteriore per dare una silhouette evochi alcuni dei modelli Jaguar del passato.
La nicchia che compra
È pensabile che Jaguar vada trovando una nicchia di clienti per sopravvivere. Non certo un soggetto razionale: cinesi e in parte occidentali e giapponesi offrono macchine di questo genere in quantità, sia termiche sia elettriche. Cercasi tipologia di cliente che compra affidandosi all’emotività, con un sacco di soldi, per apparire: eccentrico riccastro che ha ereditato. Chi ha un reddito è in genere più aggressivo e punta su altri veicoli. Oggi, Jaguar è nel limbo. Dalla presentazione del concept Type 00 a dicembre, il marchio ha ridotto la produzione di tutti i modelli tranne il SUV F-Pace, e persino quell’auto è stata ritirata dalla vendita nel Regno Unito, sebbene sia disponibile in altri mercati per poco più di un anno.