Sulla nuova linea di Jaguar si è discusso moltissimo. A giustificare tale discussione la nuova filosofia del marchio (Copy Nothing), che pochissimi si aspettavano, incentrata sul rifacimento dell’intera offerta di prodotti, con un target ben preciso a livello di clientela, un conducente più elitario e disposto ad affrontare prezzi di partenza più alti. Una linea che ha destato in effetti un certo stupore, spingendo molti a chiedersi la ratio che l’ha ispirata. Ora arriva una risposta al quesito, dall’interno della stessa azienda britannica.
La nuova linea di Jaguar intende evitare uno scontro, quello con le auto cinesi, che è impossibile vincere
La Cina sta letteralmente dominando il mercato delle auto elettriche. Un dato di fatto inoppugnabile, con il quale il resto del mondo deve ormai convivere. Se c’è qualcuno che pensa di non poter rifiutare il guanto di sfida dei marchi del Dragone, Jaguar non è però tra di essi.
La competizione negli EV, infatti, deve essere impostata tenendo conto di un fattore ineludibile, il prezzo dei veicoli prodotti. Quello evidenziato dai veicoli cinesi è molto più basso rispetto alla concorrenza, a fronte di una qualità ormai riconosciuta da tutti. Jaguar, con tutta evidenza, ha pensato che una sfida condotta a livello di prezzo con BYD e consorelle sia perso in partenza. Quindi ha abbandonato l’idea di presidiare le stesse nicchie di mercato delle auto elettriche prodotte all’ombradella Grande Muraglia.
Un concetto che è stato ribadito da Rawdon Glover, il CEO della casa britannica, nel corso di una conversazione con InsideEVs, a margine della presentazione della Type 00. Queste le parole da lui pronunciate, al riguardo: “Come parte della nostra strategia, saremo presenti in meno mercati, ma vogliamo concentrare i nostri sforzi su quei mercati che saranno molto importanti per noi. E la Cina è un mercato automobilistico e di lusso, il più grande del mondo, e anche questo sarà fondamentale per noi”.
La competizione con i marchi cinesi non sarà sul prezzo
Dalle parole di Glover traspare la volontà da parte del management di Jaguar di evitare ad ogni costo lo scontro sui prezzi coi marchi cinesi. E per farlo, l’unica strada è andare a posizionare prodotti nelle nicchie di mercato non presidiate dagli stessi.
A questo proposito, occorre sottolineare che Jaguar non vanta sul mercato del gigante asiatico una presenza forte come quella detenuta da Land Rover. Ma è intenzionata a cambiare le cose, come ricordato da Glover: ” Se guardo Range Rover, per esempio, ha davvero un grande impatto in Cina ed è molto, molto forte.” Per raggiungere una forza analoga c’è quindi molto lavoro da fare. Da iniziare presto, anche se, all’atto pratico, Jaguar non sarà in Cina sino al 2027.
La sfida sul mercato cinese, quindi, sarà condotta alle condizioni di Jaguar e non a quelle imposte dai marchi locali. Un’ipotesi, la seconda, che aprirebbe la strada ad una sconfitta sicura. Per evitare la quale, Jaguar intende fare leva sul design. Ecco le parole pronunciate al proposito dall’amministratore delegato: “Se proviamo a trasformare questo in una competizione tecnica o di prezzo contro la Cina, non sono sicuro che riusciremo a vincere.” Ne consegue la necessità di puntare con grande forza sulla sofisticatezza in termini di design che è tipica del marchio britannico. Al momento irraggiungibile dalle case cinesi e, quindi, in grado di differenziarlo dalla concorrenza locale.
E, naturalmente, il nuovo posizionamento avverrà su un piano più elitario, ove lo scontro sarà con concorrenti come Bentley e Rolls-Royce. Insomma, la competizione sul mercato cinese, almeno nel settore del lusso, potrebbe prefigurare un vero e proprio derby tra case britanniche. Meglio contro di esse, che contro quelle cinesi, pensano con tutta evidenza in Jaguar. Sarà il mercato a dire se questa decisione porterà i risultati sperati.