Italia palla al piede dell’Europa per le multe alle Case auto

Ippolito Visconti Autore News Auto
Da noi, si vendono tante termiche e poche elettriche: tocca agli altri Paesi sopperire.
Da noi, si vendono tante termiche e poche elettriche: tocca agli altri Paesi sopperire.

Più auto elettriche una Casa vende in Europa, meno probabile la multa UE per lo sforamento di CO2: con l’Italia dove il full electric è una micro nicchia, tocca agli altri Paesi sopperire. All’estero, occorre immatricolare tantissime macchine a corrente, così da recuperare tutto lo svantaggio accumulato dallo Stivale. 

A tale proposito, è perfetta l’analisi di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, dopo che il ministero delle Infrastrutture ha reso noti i dati drammatici del mercato nostrano a febbraio 2025: “Guardando ai risultati di CO2 media per canale in Italia, potrebbe sembrare che oggi scendere sotto i 110 g/km non sia possibile. I canali che fanno questo risultato sono il Noleggio a Lungo Termine e le autoimmatricolazioni, gli altri viaggiano molto, molto più in alto mentre l’obiettivo di 93,6 g/km resta lì, lontano, con tutto quello che si porta dietro”.

E la chiosa: “I primi 5 Paesi europei in termini di volumi di immatricolazioni stanno tutti più o meno come noi in termini di emissioni medie, a parte la Francia, che ha chiuso il 2024 raggiungendo quel target. Dovranno essere i virtuosi del nord Europa a compensare le nostre cattive propensioni di acquisto… e i bilanci miliardari degli scorsi anni di molte Case”.

Riassunto della situazione

Italia malissimo con l’elettrico. I primi 5 Paesi male con la media delle emissioni. Ora, si vedrà se il Nord Europa venderà così tante elettriche da fare evitare le ammende di 16 miliardi di euro. L’idea di posticipare le ammende è un emendamento, una proposta di modifica alle regole. Deciderà il Trilogo: Commissione + Parlamento – Consiglio UE.

Da noi, si vendono tante termiche e poche elettriche: tocca agli altri Paesi sopperire.

Il report di ICCT: Italia ultima in tutto

Le immatricolazioni di vetture in Belgio sono diminuite del 13% a gennaio 2025 rispetto a gennaio 2024, mentre quelle in Austria e Svezia sono aumentate rispettivamente del 16% e del 14%. Le quote di mercato combinate di BEV e PHEV erano in media del 24% in Europa a gennaio 2025, in aumento di due punti percentuali rispetto alla media dell’intero anno 2024. Norvegia (97%), Danimarca (66%), Svezia (51%) e Paesi Bassi (50%) avevano tutte quote pari o superiori al 50%, mentre Belgio (43%), Irlanda (28%) e Germania (25%) hanno registrato quote di mercato combinate di BEV e PHEV superiori alla media per l’Europa.

L’aumento più elevato delle immatricolazioni di BEV si è verificato in Belgio, dove le quote sono aumentate di 5 punti percentuali a gennaio 2025 rispetto a gennaio 2024; nel frattempo, le quote BEV in Svezia sono scese di 6 punti percentuali rispetto a gennaio 2024. Le quote di immatricolazione dei PHEV sono state le più alte in Svezia (23%), le quote HEV sono state le più alte in Polonia (27%) e le quote MHEV sono state le più alte in Italia (33%). Dove le elettriche proprio non fanno presa.

Da noi, si vendono tante termiche e poche elettriche: tocca agli altri Paesi sopperire.

Germania ancòra di salvezza?

Chissà, magari la Germania salva tutti. La stessa nazione che ha voluto il Green Deal UE, creando il pasticcio col disastro disoccupazione e incertezza totale delle sue industrie (vedi VW). A gennaio 2025, quasi il 17% (34.500 veicoli) di tutte le nuove immatricolazioni di autovetture in Germania erano BEV. Si è trattato di un aumento del 54% su base annua e gennaio 2025 è stato il gennaio più forte di sempre per le immatricolazioni di elettriche in terra teutonica. Un’ulteriore quota di mercato dell’8,5% era rappresentata dai PHEV. In precedenza, le quote di mercato erano in calo nel paese, in particolare dopo la fine degli incentivi all’acquisto a gennaio 2023 per gli ibridi plug-in, a settembre 2023 per i BEV aziendali e a dicembre 2023 per tutti i BEV.

Per il 2025, l’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA) prevede che la quota di mercato di BEV e PHEV aumenterà notevolmente al 31%. La produzione nazionale di queste macchine è già decollata, raggiungendo il record di 155.700 veicoli a novembre 2024 e il record di 1,35 milioni nel 2024. La previsione è di circa 1,7 milioni di unità (+24%) per il 2025. Tuttavia, ci sono anomali rimbalzi statistiche che incidono: confronti con mesi in cui il mercato elettrico era ko. Fra pochi mesi se ne saprà di più.

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