Le auto cinesi sono sempre più presenti sul mercato europeo, ma non rappresentano ancora una minaccia per i produttori locali. Questa è la conclusione di uno studio realizzato da JATO Dynamics, una società specializzata nell’analisi dei dati del settore automobilistico.
Le auto cinesi sono sempre più presenti sul mercato europeo, ma non rappresentano ancora una minaccia per i produttori locali
Secondo lo studio, nel primo trimestre del 2021 le auto cinesi hanno raggiunto una quota di mercato dell’1,5 per cento in Europa, con 41.000 unità vendute. Si tratta di un aumento del 62 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, ma ancora molto lontano dai numeri dei marchi europei, giapponesi o coreani.
Tra i marchi cinesi più venduti in Europa ci sono MG (che appartiene al gruppo SAIC), Aiways, Great Wall e BYD. La maggior parte delle auto cinesi sono elettriche o ibride plug-in, il che le rende attraenti per i consumatori che cercano una mobilità a zero emissioni a prezzi accessibili.
Tuttavia, le auto cinesi devono ancora affrontare diverse sfide per conquistare il mercato europeo, come la scarsa notorietà dei marchi, la rete di distribuzione limitata, il servizio post-vendita incerto e la concorrenza sempre più agguerrita dei produttori tradizionali.
Per questo motivo, gli esperti ritengono che l’invasione delle auto cinesi sia per ora un falso allarme e che ci vorranno ancora diversi anni prima che queste auto possano competere alla pari con le altre.
Ovviamente la situazione potrebbe cambiare nel corso dei prossimi anni. Del resto dalla Cina arrivano varie notizie su imminenti debutti nel vecchio continente di una moltitudune di nuove auto ed infatti lo stesso numero uno di Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha messo in guardia l’Unione Europea dei pericoli che potrebbero arrivare da oriente per l’industria auto europea.
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