Intrigo internazionale con la Cina che trionfa: secondo il quotidiano tedesco Kleine Zeitung, l’azienda canadese Magna sarebbe sul punto di firmare un contratto per avviare a giugno 2025 la produzione di auto elettriche a Graz per conto di due marchi cinesi: Xpeng e GAC. Quale l’idea?
UE beffata: Cina vincente
Oggi, ci sono i dazi Ue anti auto elettriche Made in China. Domani, assemblando auto Made by China in UE, i cinesi non pagheranno nessun dazio. Lo fa anche BYD in Ungheria e Turchia. Così, Pechino trionfa e Bruxelles ne esce con una sonora sconfitta. Magna dice che si sono trattative in corso.

Italia, sogni infranti
Invece, il sogno del governo italiano di avere Stellantis più i cinesi a produrre un milione di auto da noi va in pezzi. O 1,5 milioni, poi non si capiva più niente col conteggio confuso dei mezzi commerciali. La Cina non ci rivolge neppure lo sguardo. Un po’ perché abbiamo detto sì ai dazi UE, un po’ per il costo dell’energia mostruoso nel nostro Paese.
Xpeng potrebbe fare i SUV G6 e G9 e la berlina P7, mentre GAC l’Aion V. Con kit di assemblaggio provenienti dalla Cina e oggetto di tariffe doganali differenti rispetto a quelle attualmente in vigore.
Cina vista come unica salvezza
Una salvezza per la fabbrica austriaca che ha visto la produzione scendere da 105 mila vetture del 2023 a 71.900. L’Austria attende a braccia aperte i cinesi. Perché le Case UE vanno molkto male: Jaguar ha stoppato l’accordo per la produzione della I-Pace. La Fisker Ocean è stata bloccata dopo la bancarotta del marchio statunitense. Ineos ha cancellato l’ordine per il fuoristrada elettrico Fusilier. Nel 2026, a scadenza le commesse BMW per la Z4 e Toyota per la Supra. Mercedes Classe G? Solo fino al 2029. Per fortuna c’è la Cina. In tutto questo, Bruxelles osserva attonita. Alla fine, abbiamo Tesla e cinesi che sono una manna dal cielo per le Case in Europa: disastro Green Deal.