Lungo il lato, la monografia QX60 sfoggia un look audace e verticale, con una linea di spalla alta, linee del corpo lisce (a parte una piega centrale tra i passaruota) e maniglie delle porte a filo che richiamano le ultime Mercedes-Benz Classe S e Tesla Model S (oltre che la bella Range Rover Velar). I montanti e il tetto sono stati oscurati, mentre la grafica del montante a forma di C vista in gran parte dell’attuale gamma Infiniti è stata abbandonata.
I punti salienti sul retro includono luci posteriori sottili integrate in un pannello nero a tutta larghezza, spoiler sul lunotto, la grande scritta ‘INFINITI’ sul portellone, terminali di scarico quadrupli (anche se probabilmente finti) e un paraurti inferiore metallico. Le immagini degli interni della QX60 Monograph devono ancora emergere, ma date le aspirazioni semi-premium di Infiniti, aspettatevi una serie di caratteristiche di comfort e praticità high-tech, con alcuni elementi e componenti presi in prestito dal più ampio portafoglio Nissan.
Non sono stati rilasciati dettagli sul propulsore della QX60 Monograph, né sulla QX60 di seconda generazione. Dato che è probabile che il modello di produzione condivida le basi della trazione anteriore con il Nissan Pathfinder di nuova generazione, le opzioni per quanto riguarda i motori potrebbero includere un V6 aspirato da 3,5 litri da 300 cavalli e 366 Nm di coppia con cambio automatico a nove rapporti.