Indagine Cina di ritorsione anti dazi auto elettriche Ue: legnata

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’Ue indaga sulla Cina e dice che il governo ha aiutato in modo illegale le Case auto elettriche cinesi: di qui i dazi. Ma la Cina si ribella: indaga sui governi Ue e sulla stessa Ue.
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L’Ue indaga sulla Cina e dice che il governo ha aiutato in modo illegale le Case auto elettriche cinesi: di qui i dazi. Ma la Cina si ribella: indaga sui governi Ue e sulla stessa Ue. Perché ci sono aiuti illegali, stando a Pechino, che rovinano la libera concorrenza. È la ritorsione cinese. Qual è il problema? Gli Usa hanno messo dazi 100% sulle elettriche cinesi, ma non temono vendette: possono fare da sé, vivere senza il mondo esterno. L’Ue ha messo dazi e la guerra commerciale che ora la Cina scatena danneggia i produttori europei, anche quelli italiani: beni alimentari, vini, liquori, carne suina, e tanto altro, anche extra alimentare. Saranno dolori per noi. Più i dazi sulle auto tedesche vendute in Cina: BMW, Mercedes, VW.

Il problema di chi comanda

Gli Usa, con Bidem, Trump o un altro, faranno la guerra alla Cina senza farsi male. Con un capo che comanda. La Cina risponde con il Partito Comunista forte e robusto. Da noi in Ue è il caos. La destra sta mangiando la sinistra, i Verdi di sinistra tengono sotto scacco la von der Leyen. Che magari fra qualche anno sarà andata via. Seguendo Timmermans. Perché gestire le parole chiacchierando di vittoria è facile: gestire la sconfitta coi fatti è difficile. Quando nessuno comprerà elettriche in Ue, tantomeno i tedeschi, l’Ue farà i conti col nemico interno: l’industria europea e soprattutto tedesca. Il primo sintomo: gli e-fuel, apertura netta alla Germania.

Avremo una contrazione di mercato e una riduzione dei margini di costruttori reti e di vendita perché si offrirà ai consumatori quanto loro non vogliono: non diverranno mai clienti. Senza profitto, dalla svolta verde e disneyana, si passa alla reazione dell’industria. L’elettrico al 15% a fine luglio 2024 con tantissimi incentivi è segno che quasi nessuno si fila il full electric. Quei pochi coi soldi l’han già comprata. Quei pochi col desiderio di avere un’auto molto più scomoda di un benzina o di un diesel, han fatto la scommessa. Non restano giocatori.

Ue contro Cina e contro Trump: pazzesco

Avremo la debole Ue da sola contro la Cina. Se vince Trump, avremo la debole Ue anche contro Trump. Noi nani che ci mettiamo contro due giganti in contemporanea. Più il terzo, la Russia. Un delirio senza precedenti. Per l’auto, il consumatore spenderà soldi pesantissimi comprando vetture anche di segmento A e B a prezzi assurdi. E qualità sempre più scadente, con qualche eccezione.

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Lo smartphone ha fatto da sé

Il modo giusto per attuare le transizioni ci sarebbe: promuovere le tecnologie nelle quali si crede lasciandole competere da sé, nella massima libertà, nel mercato. Per vedere chi vince e convince. Senza obblighi, vincoli, scadenze. Lo smartphone ha fatto da sé: avrebbe dovuto essere così anche per le auto elettriche. Qualcuno dovrà poi spiegare il perché di queste decisioni allucinanti prese dalla Commissione Ue. In genere, i responsabili in un mondo consapevole escono di scena definitivamente: la pagano dal punto di vista politico.

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