Inferno auto in Italia: prezzi record nel 2024, visto che siamo a 47 miliardi di euro per immatricolare nuove vetture. Lo dice il Centro Studi Fleet&Mobility, sulla base dei dati ufficiali delle immatricolazioni fornite da Dataforce (col supporto di EVO e di Texa-TMD). In salita sul 2023. Soldi tirati fuori da privati (famiglie), aziende, società di noleggio. Eppure i volumi risultano in flessione dell’1% a 1.576.000 unità. Il guaio è che il prezzo medio è di 30.000 euro: 1.000 euro in più sul 2023. Quindi, meno macchine e più care: maggiori margini di profitto per i Gruppi.
Due ragioni
Per il Centro Studi Fleet&Mobility, incidono due fattori. Uno (parecchio): l’aumento dei listini. Con elettrico caro e termico in salita. Due (poco): maggiori acquisti dei privati. La discesa del noleggio a lungo termine pesa, visto che gli sconti riservati alle società (con forte potere contrattuale) svaniscono.
Escalation da brivido
Nel 2019, il prezzo medio era di 19.971 euro. Poi nel 2022 si schizza a 26.300 euro. E nel 2023 a 27.068 euro. Quindi nel 2024 si vola a 30.000 euro. Anche perché le macchine sono piene zeppe di tecnologia per il comfort e la sicurezza. Ma il mezzo più venduto è una Dacia Sandero: si cerca di spendere poco, come dimostra il successo della romena a benzina del Gruppo Renault.