In Corea del Sud niente parcheggio sotterraneo per le auto elettriche a piena carica

Dario Marchetti Autore
Niente parcheggio sotterraneo se la batteria risulta carica oltre il 90%: questo il provvedimento deciso in Corea del Sud per evitare incendi di auto elettriche
Incendi auto elettriche

Niente parcheggio sotterraneo per le auto elettriche a piena carica o quasi: questa è la strada che intende imboccare la Corea del Sud per evitare i guai derivanti dagli incendi dei veicoli green. Una decisione che sarà declinata sotto forma di un provvedimento ormai alle porte (Fonte Korea Joongang Daily) .

A rendere obbligatorio l’intervento delle autorità è stata l’eco dell’incendio di cui è stata protagonista una Mercedes, a Incheon. Le fiamme si sono propagate a centinaia di veicoli e un gran numero di abitazioni, costringendo un gran numero di famiglie a evacuare il centro residenziale interessato.

Auto elettriche: la Corea del Sud corre ai ripari di fronte agli incendi

Le auto con una batteria carica oltre il 90% non avranno più accesso ai parcheggi sotterranei. Questa la decisione delle autorità di Seoul per cercare di contrastare il pericolo fenomeno degli incendi di auto elettriche. Una decisione che già sta sollevando polemiche, ma che rappresenta un tentativo di evitare il ripetersi di quanto accaduto a Incheon alcune settimane fa.

Incendi auto elettriche

A darne notizia è stata la stampa locale, ricordando ancora una volta le conseguenze dell’incendio in un complesso residenziale: oltre 880 veicoli distrutti e circa 1600 nuclei familiari costretti ad evacuare e cercarsi un alloggio di fortuna. Troppo il clamore suscitato dall’episodio e la paura causata dallo stesso, per restare inerti. Il governo ha quindi preso la palla al balzo per adottare un provvedimento molto forte.

Il provvedimento che, secondo il Korea Ioongang Daily entrerà in vigore nel prossimo mese di settembre prevede l’interdizione dei parcheggi alle auto elettriche con batteria carica oltre il 90% e il limite dell’80% per la carica rapida.

Il fronte dei contrari

Quanto prefigurato dalle autorità sudcoreane rappresenta una risposta molto forte al problema collegato agli incendi delle auto elettriche. Forse troppo, stando alle reazioni suscitate presso l’opinione pubblica. Secondo alcuni esperti, infatti, non esisterebbero prove in grado di dimostrare che sia la piena carica a causarli. Sino a bollare il provvedimento alla stregua di una caccia alle streghe.

Anche i dati reali sembrano confermare questa tesi. Su 139 incendi di veicoli elettrici avvenuti in Corea del Sud nell’ultimo triennio, appena 26 si sono verificati mentre un’auto era in carica. Mentre sono 68 gli incendi iniziati con il veicolo in marcia e 36 verificatisi con il veicolo elettrico in fase di parcheggio. 

Dati che hanno dato ai proprietari contrari al provvedimento un appiglio per far sentire la propria voce. La loro protesta è del resto comprensibile. Il tetto alla ricarica apre la strada ad un altro problema, la limitazione dell’autonomia delle auto elettriche, con tutto quello che ne consegue.

Auto elettriche e incendi: i timori sono fondati?

Quanto sta accadendo in Corea del Sud ha naturalmente destato attenzione in molte parti del globo. Il problema degli incendi di auto elettriche non è infatti una prerogativa del Paese asiatico, ma interessa anche tutti gli altri. A partire dalla Grecia, che ha di recente deciso di vietare l’imbarco sui traghetti ai veicoli la cui batteria sia carica oltre il 40%. Un provvedimento che ha spinto la compagnia Grimaldi Lines a prendere atto della novità per le proprie imbarcazioni dirette verso il Paese, destando molte perplessità nella clientela interessata.

Incendi auto elettriche

Occorre anche sottolineare come negli Stati Uniti il limite alla ricarica sia stato proposto dalla rete Electrify America. Una proposta tesa a ridurre i rischi collegati alle file davanti alle colonnine. In questo caso il limite proposto è dell’85% e non arriva da un gruppo contrario alla mobilità sostenibile, ma da una società che proprio sulle auto elettriche fonda il suo business.

Si tratta infatti di una rete di ricarica rapida in corrente continua fondata negli USA da Volkswagen nel 2016, nel preciso intento di sospingere la mobilità elettrica di massa. Stando ai dati relativi al 2023, la sua rete conta oltre 900 stazioni e più di 4mila prese di ricarica rapida in CC. Il suo nuovo programma per la riduzione delle attese interesserà inizialmente 10 stazioni nel sud della California. I clienti delle stesse non potranno caricare la propria auto oltre la soglia dell’85%, in quanto sarà il caricabatterie ad interrompere automaticamente il flusso di energia toccato tale limite. Terminata la ricarica, i clienti dovranno staccare il veicolo dalla colonnina entro dieci minuti per evitare lo scatto delle tariffe di inattività.

  Argomento: