Imparato: “L’Italia è fondamentale per Stellantis. Abbiamo nuovi piani”

Francesco Armenio
Jean Philippe Imparato ha spiegato che per Stellantis l’Italia gioca un ruolo fondamentale: la prossima settimana svelati i nuovi piani.
stabilimento mirafiori stellantis

Jean Philippe Imparato, ex amministratore delegato di Alfa Romeo, ora capo del mercato europeo di Stellantis, ha dichiarato che “l’Italia è il cuore del gruppo” automobilistico. Il Bel Paese ricopre un ruolo importante nella strategia di Stellantis. Tuttavia, sembra che nell’ultimo anno non sia stato proprio così, considerando il crollo della produzione in tutti gli stabilimenti italiani, tra cui quello di Mirafiori, che ha visto crollare la produzione di circa l’80% a causa del flop della Fiat 500e.

Stellantis mostrerà la prossima settimana i nuovi piani per gli stabilimenti italiani

Stellantis Jean Philippe Imparato

“Il 17 dicembre ribadirò al ministro Urso che l’Italia diventerà il secondo mercato europeo entro il 2029. Non chiuderemo gli stabilimenti italiani, e ognuno di questi avrà i propri prodotti. Stellantis non abbandonerà l’Italia e lo dimostreremo a tutti già dalla prossima settimana”, ha dichiarato Imparato.

Ai microfoni di Rai 1, Imparato ha spiegato: “Garantiremo l’impegno con un piano concreto e dettagliato per ogni singolo stabilimento. Sto lavorando alla sua finalizzazione. Il mio obiettivo è quello di rispondere chiaramente a tutte le domande del ministro Urso. Rispetteremo le nostre promesse e presenterò al tavolo tutti i modelli e motori in arrivo, con al massimo della concretezza”.

Sul futuro dello stabilimento Mirafiori, che resterà chiuso fino a dopo l’Epifania, ha spiegato: “Stiamo consolidando un nuovo piano. Non abbandoneremo Mirafiori né Torino. Si tratta di una realtà importante e continuerà ad esserlo grazie allo sviluppo della 500 Ibrida, che debutterà entro novembre 2025, con una previsione di 100.000 unità all’anno. Stiamo lavorando anche sulla nuova generazione di 500 elettrica, che arriverà tra il 2032 e 2033. Mirafiori avrà un futuro produttivo solido”.

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