Il sindacato agenti assicurativi contro le compagnie: accuse choc sulle polizze auto

Ippolito Visconti Autore News Auto
Lo SNA (Sindacato nazionale agenti di assicurazione) mette nel mirino le compagnie: premerebbero gli intermediari, per indurli a far firmare ai clienti polizze con condizioni peggiorative.
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Il presidente SNA (Sindacato nazionale agenti di assicurazione), Claudio Demozzi, mette nel mirino le compagnie: premerebbero gli intermediari, per indurli a far firmare ai clienti polizze con condizioni peggiorative. Dentro queste garanzie, i Danni in generale (catastrofali, casa e altro) e anche la Rc auto obbligatoria, più una lunga serie di accessorie facoltative, cioè la nota Furto e incendio, la diffusa Infortuni del guidatore, la preziosa Grandine o Eventi meteo, la particolare Cristalli, e la costosa Kasko parziale o totale. Lo SNA ha presentato un esposto all’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Lo riportano prima il sito di Repubblica e poi il blog luigimercurio.me di Luigi Mercurio, autorevole perito assicurativo.

Franchigie e scoperti nelle assicurazioni auto

Accuse choc dello SNA: gli agenti sarebbero spinti a selezionare le clausole peggiorative, le franchigie in euro e gli scoperti in percentuale, che sono penali a carico dell’automobilista o dell’assicurato in generale quando un sinistro si verifica. Pertanto, con un danno di 20.000 euro per il Furto, ci sarebbero franchigie elevate dietro pressing delle compagnie, così che il risarcimento sia il più basso possibile. Scende il rischio di indennizzo massimo, sale il profitto della compagnia. Allo stesso modo, scoperti elevati e massimali (il massimo risarcibile) abbassato. Clausole penalizzanti molto discutibili pure a chi si rivolga a un carrozziere indipendente, anziché a un carrozziere convenzionato.

Se gli agenti si ribellassero, a loro dire potrebbe anche scattare la revoca dei mandati. Pare che esista pure qualche circolare interna, emanata dai colossi assicurativi e fatta pervenire agli agenti, con contenuti e tipo di linguaggio piuttosto “pressanti”. In caso di mancato allineamento alle direttive centrali, ci sarebbe anche un riferimento al blocco di incasso delle quietanze.

Per la precisione, gli agenti metterebbero flag all’interno di software forniti dalle compagnie: non fanno né i contratti né le micro clausole, ma inseriscono la spunta al computer.

La parola in futuro alle compagnie: per loro il diritto di replica

Cosa rispondono le compagnie alle accuse SNA? Per ora nulla. Ma appena replicheranno, ne daremo notizia. Va anche detto che le assicurazioni sono società per fare profitti, e in effetti macinano utili d’oro in Italia: non enti di beneficenza. È un loro diritto imporre la linea. È un diritto dell’assicurato rifiutare il preventivo. Sia le condizioni sia il prezzo. A proposito di costi, una seconda accusa SNA è che perfino gli assicurati virtuosi (senza sinistri) subirebbero forti rincari tariffari: le compagnie selezionano il portafoglio clienti.

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Cosa dice Luigi Mercurio sulle video perizie auto

Al di là dello SNA, Luigi Mercurio rincara la dose: critica aspramente le video perizie volute dalle compagnie, fatte da persone sul posto senza un minimo di esperienza. “A distanza, con lo smartphone, si possono fare bei video giocosi per i balletti di TikTok, non le perizie ai veicoli”. Si rischiano valutazioni al ribasso. Con l’assicurato che incassa meno del dovuto. Si attendono le risposte delle assicurazioni.

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