Il Regno Unito rivedrà l’obbligo di vendere auto elettriche nel 2030

Ippolito Visconti Autore News Auto
La consultazione arriva in mezzo alle feroci critiche dell’industria alle quote di vendita del governo per i veicoli a zero emissioni, che includono multe per i produttori.
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Il Regno Unito lancia la revisione dell’obbligo di vendita (entro il 2030) dei veicoli elettrici criticato dall’industria, dice Bloomberg: il governo sta dando alle Case automobilistiche otto settimane per presentare opinioni sulla graduale eliminazione delle nuove auto a benzina e diesel, mentre i ministri valutano di allentare le quote di immatricolazioni che i produttori faticano a raggiungere. Rammentiamo che invece l’Ue – col bando termico 2035 – invece tira dritto. Il Dipartimento dei trasporti Uk si è impegnato a rimuovere le auto con motore a combustione dalla vendita entro il 2030, ma ora chiede al comparto se il suo piano per raggiungere tale obiettivo sia fattibile. La consultazione chiederà se le flessibilità integrate nel sistema attuale funzionano correttamente per supportare i produttori.

Polemiche fortissime

La consultazione arriva in mezzo alle feroci critiche dell’industria alle quote di vendita del governo per i veicoli a emissioni zero, introdotte dall’amministrazione del primo ministro conservatore Rishi Sunak, che includono multe per i produttori. Come in Ue. Il minimo richiesto è che il 22% delle nuove auto e il 10% dei nuovi furgoni venduti da ciascun produttore nel 2024 siano a emissioni zero. Il segretario del Lavoro, degli Affari e del Commercio Jonathan Reynolds, sostiene che le cose non stiano funzionando: traguardi troppo ambiziosi.

Elettriche ko

Nonostante gli sconti elevati, i produttori stanno lottando per raggiungere le quote: i veicoli a batteria hanno rappresentato il 18,7% del mercato automobilistico del Regno Unito tra gennaio e novembre 2024. Secondo il think tank Energy and Climate Intelligence Unit, il settore raggiungerà il target solo per i crediti guadagnati dalla vendita di veicoli ibridi. In Ue, molti comprano crediti green da Tesla, che diviene ancora più ricca.

Stellantis molto critica

Il mese scorso, Stellantis NV, proprietaria di Vauxhall, ha attribuito alle norme sui veicoli elettrici il suo piano di chiudere una fabbrica di furgoni a Luton, mettendo a rischio circa 1.100 posti di lavoro. Ford Motor Co. ha tagliato posti di lavoro nel Regno Unito a causa del fatto che le vendite di mezzi a correntre non sono aumentate così rapidamente come sperato. Mike Hawes, amministratore delegato del gruppo commerciale Society of Motor Manufacturers and Traders, ha criticato l’approccio del governo troppo semplicistico: “Costruiscilo e loro arriveranno”. Se le aziende fanno elettriche, allora i consumatori le compreranno. Non è così. Anche perché il cliente adora essere libero, e invece qui c’è un’imposizione dall’alto.

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Misteri politici: sì, no, forse

Da una parte, la consultazione non si allontanerà dall’obiettivo del 2030 di interrompere la vendita di auto a benzina e diesel. Dall’altra, esaminerà ulteriori misure di supporto per il settore, e considererà anche quali auto termiche a benzina ibride con batteria possano essere vendute insieme ai modelli a zero emissioni tra il 2030 e il 2035. Qualcosa non quadra. O proibisci il termico, incluso l’ibrido a benzina; o lo permetti. Dire che lo proibisci e poi allargare le maglie è una contraddizione. “Negli ultimi anni, il nostro settore automobilistico è stato soffocato dalla mancanza di certezza e direzione – ha affermato il Segretario ai trasporti Heidi Alexander in una dichiarazione -. Questo governo cambierà le cose”, con la consultazione che si chiuderà il 18 febbraio 2025. In realtà, ieri come oggi, ci sono tante idee e confuse.

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