Il ministro Urso avvisa Stellantis sul milione di veicoli e sulla Cina

Ippolito Visconti Autore News Auto
Per il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, il piano incentivi 2024 ha pienamente funzionato. Ma Stellantis è al centro del discorso sugli ecobonus. 
urso stellantis

Per il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, il piano incentivi 2024 ha pienamente funzionato. Lo ha detto in un’intervista a Repubblica: basti “evidenziare i dati sulla rottamazione e quelli sull’uso della misura da parte dei ceti a reddito basso”. Ma Stellantis è al centro del discorso sugli ecobonus. 

1) “Non sappiamo ancora se a ciò abbia anche corrisposto un significativo aumento della produzione nazionale, come avevamo concordato con Stellantis”. 

2) Ecco il bivio. Primo: “Se ciò non dovesse accadere, ovviamente, dal prossimo anno le risorse andranno principalmente a chi intende produrre veicoli nel nostro Paese. Per colmare il gap tra auto prodotte e immatricolate, pari a oltre un milione di vetture. Faremo quel che abbiamo detto”. Secondo: altrimenti, ancora ecobonus 2025, è presumibile, per stimolare la produzione in Italia del gruppo capitanato da Carlo Tavares.

3) “Mi auguro che Stellantis confermi il programma e l’obiettivo di raggiungere una produzione complessiva di un milione di veicoli in Italia tra auto e veicoli commerciali da qui ai prossimi anni e noi siamo pronti a supportarli, ma Stellantis non basta”, ha aggiunto Urso al “Forum in masseria”.

La Cina con Stellantis? Noi con la Cina

4) Ancora il ministro: “Se per primi loro (Stellantis) fanno una partnership con un produttore cinese e producono in Polonia (con Leapmotor), non vedo perché non dovremmo cercare noi un altro produttore cinese. Nella regionalizzazione del mercato globale in atto, in cui le imprese dovranno produrre nei continenti dove vorranno vendere i loro prodotti, è inevitabile che i produttori cinesi producano in Europa, ora nei loro radar vi è l’Italia. In Italia vi è il migliore sistema di logistica per chi viene dall’Oriente, siamo anche il miglior centro design e alcune aziende che ho incontrato hanno già centri di ricerca e design a Torino”. 

Infatti il 5 luglio 2024 Urso s’è detto convinto che si possa aprire una nuova e più importante fase nel partenariato strategico tra l’Italia e la Cina: da una partnership commerciale si può fare un salto di qualità e arrivare a una partnership industriale, specialmente nei settori della tecnologia green, della mobilità elettrica e della farmaceutica, “che penso possa essere utile anche alla nostra Europa”. Queste le parole a conclusione della sua missione a Pechino. “L’obiettivo è fare dell’Italia una piattaforma produttiva che evidenzi questa nuova tipologia di cooperazione win-win tra Italia e Cina”. Per le auto, Urso ha incontrato i vertici di Dongfeng, JAC e Chery; per i bus elettrici, la CCIG.

urso

Incentivi 2024: quale futuro, ancora Stellantis centrale

6) Nuovi bonus elettrici di 240 milioni stanziati per il 2024? “Aspettiamo di valutare il tiraggio delle risorse per gli altri tipi di vetture, che mi sembra comunque alto. Le eventuali risorse disponibili le intendiamo destinare a chi intende accrescere la produzione”. Pertanto, ancora Stellantis centrale per Urso. Sempre col famoso target di un milione di auto prodotte in Italia.

7) “In Italia abbiamo la più performante filiera componentistica che non lavora solo per Stellantis, non a caso nella missione che ho fatto in Cina con me c’era il presidente dell’Anfia” (filiera italiana). Perché se i prodotti realizzati dalle Case cinesi vogliono essere qualificati come prodotti italiani, “devono usare componentistica italiana”.

Cosa farà Stellantis?

Anzitutto, il colosso euroamericano ha espresso dubbi su questi bonus, chiedendosi come mai siano finiti così in fretta quelli elettrici. Gli investimenti ci sono, e fortissimi. Ma non molto in Italia. La riconversione dello stabilimento ex Fiat di Termoli per la produzione di batterie (gigafactory) non è un sogno tramontato, però bloccato momentaneamente sì. 

Come sono andati i bonus

Al 2 luglio, sono 118.015 le prenotazioni ammesse al beneficio fiscale, per un valore di 421 milioni di euro: il 61% delle risorse messe a disposizione. L’84% nei primi 30 giorni da persone fisiche, la restante quota è invece attribuibile a persone giuridiche. Il peso delle rottamazioni è stato pari al 79% delle prenotazioni e il 44% ha riguardato auto da Euro 0 a Euro 3. Un quarto delle risorse è stato richiesto da soggetti con ISEE inferiore a 30 mila euro. Auto elettriche: il 61,7% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche; per il restante 38,3% delle prenotazioni fatte da persone giuridiche, il 90% ha riguardato le imprese di autonoleggio.

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