Annunciata lo scorso giugno, arriva la joint venture fra il Gruppo Volkswagen e Rivian. Entra ufficialmente nella fase operativa l’impresa congiunta Rivian and VW Group Technology, LLC. Il capo? Wassym Bensaid (Rivian) e Carsten Helbing (Volkswagen Group). Sede a Palo Alto (California). Più altri tre siti tra il Nord America e l’Europa.
Come l’ossigeno
La joint venture serve come l’ossigeno a VW, le cui auto elettriche sono un flop. Sia per il marchio stesso sia per altri brand: vedi Audi, col disastro Suv nella fabbrica di Bruxelles. Rivian è – come noto – una startup di auto elettriche: i tedeschi entrano nel capitale dell’azienda statunitense e accedono alle sue architetture software.
Quanto costa il giochino? Il costruttore tedesco si è impegnato fino al 2027 a investire 5,8 miliardi di dollari (5,46 miliardi di euro), il 16% in più rispetto a quanto originariamente indicato. Wolfsburg aveva già impegnato un miliardo per sottoscrivere un prestito convertibile e 1,3 miliardi: obiettivo, acquistare proprietà intellettuali e il 50% della joint venture. Altri 3,5 miliardi saranno investiti in azioni, bond e altri strumenti di debito in funzione del raggiungimento di specifici traguardi operativi.
Per vivere nell’elettrico
Il capo Oliver Blume mira ad accedere alle tecnologie e ai software dell’azienda americana: per ridurre i costi di sviluppo di nuove architetture e soluzioni informatiche. Gli accordi prevedono che la joint venture utilizzi le attuali piattaforme della società fondata da RJ Scaringe (che a sua volta necessita). S’intende lanciare la nuova Rivian R2 nella prima metà del 2026. In più, si vuole sostenere il lancio dei primi modelli del Gruppo Volkswagen già nel 2027. Insomma, una spinta per vivere nell’elettrico, dando noia a Tesla e ai cinesi. Si è in tempo, perché le Case europee sono indietro. Matrimonio d’interesse: il gigante di Wolfsburg mette i quattrini nel piccolo costruttore americano di veicoli elettrici, ricevendo architetture software BEV. Si rafforza lì dov’è debolissimo. E risolve il problema Cariad: un mezzo fallimento.
Fa comodo a entrambi
Per i tedeschi non è il primo accordo di questa natura: hanno già fatto un’analoga transazione con Xpeng per il mercato cinese. Si acquista un prestito obbligazionario da convertire in azioni Rivian una volta ottenute tutte le autorizzazioni. Poi la joint venture. Tra il 2025 e il 2026, Wolfsburg acquisterà titoli Rivian e concederà un prestito da alla società congiunta, a condizione che vengano raggiunti specifici traguardi. Se le cose vanno bene, si tirano fuori i dollari. Fa gola la piattaforma software della Rivian: configurazione dei microprocessori a bordo veicolo a zona. Per sviluppare il Sdv: Software-defined vehicle. Per Rivian, capitali freschi anti difficoltà sul fronte finanziario per colpa dei deludenti risultati commerciali.
Rivian R2, rivale della Tesla Model Y
Infatti, la Suv Rivian R2 sarà rivale del leader del settore, la Tesla Model Y. Nel 2026, anche in Europa. Lunga 4.175 mm, larga 1.905, alta 1.700 e con un passo di 2.935 mm, ha cofano e tetto piatti. Il lunotto scende, mentre il terzo finestrino si apre a compasso. Due tagli di batterie, realizzate con le nuove celle 4695: 500 km dichiarati. La ricarica in corrente continua fa passare dal 10% all’80% in mezz’ora. In più, guida assistita di livello 3.