Il gigante dell’auto cinese BYD non si ferma più: quattro record

Ippolito Visconti Autore News Auto
Nella graduatoria Fortune Global 500 del 2024 svelata il 5 agosto, BYD si è posizionata 143esima, in forte ascesa dal 212esimo posto del 2023.
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In via preliminare, sfatiamo il mito: il gigante cinese BYD non fa solo auto elettriche. Ma anche ibride plug-in. Quelle che in Cina chiamano NEV (veicoli a nuova energia). Inoltre, è fra i leader mondiali nelle batterie per auto elettriche. 

I primati di BYD

1) Nella graduatoria Fortune Global 500 del 2024 svelata il 5 agosto, BYD si è posizionata 143esima, in forte ascesa dal 212esimo posto del 2023. Per il terzo anno consecutivo, è presente nella prestigiosa lista consolidando il suo status di brand che cresce maggiormente tra le aziende del settore automotive.

2) Nel 2023, ha raggiunto un nuovo record di fatturato con 602,32 miliardi di yuan (circa 77 miliardi di euro), in crescita del 42% sul 2022. Stabilendo un primato con oltre 3 milioni di veicoli a nuova energia consegnati lo scorso anno, entrando nella top ten dei marchi automobilistici più venduti a livello globale. È la prima volta che una casa automobilistica cinese raggiunge questo traguardo nella storia dell’industria automobilistica cinese. In forte crescita anche nel 2024, con immatricolazioni superiori a 1,9 milioni di unità da gennaio a luglio: ottavo posto tra i marchi automobilistici più venduti a livello mondiale nella prima metà dell’anno.

Export BYD a gonfie vele

3) Le vendite nei mercati esteri hanno superato le 233.000 unità, quasi eguagliando il totale delle vendite all’estero dello scorso anno. Il 4 luglio 2024, l’8 milionesimo NEV di BYD è uscito dalla linea di produzione in Thailandia, segnando l’inizio ufficiale della produzione nello stabilimento tailandese. Oggi BYD è presente in 88 Paesi e regioni, in oltre 400 città, con basi produttive anche in Brasile, Ungheria e Uzbekistan. Transizione green sì, ma con una postilla: se l’auto elettrica cresce come vendite, la Casa è pronta; se invece i consumatori desiderano le ibride plug-in, il costruttore si dimostra altrettanto reattivo.

Quanto investe BYD

4) Nel 2023, gli investimenti in Ricerca & Sviluppo hanno raggiunto i 40 miliardi di yuan (circa 5,1 miliardi di euro), registrando un aumento del 97% rispetto all’anno precedente e portando il cumulativo a 140 miliardi di yuan (circa 17,9 miliardi di euro). A oggi, BYD ha richiesto a livello globale oltre 48.000 brevetti, di cui più di 30.000 sono stati concessi. 

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Ma BYD è sotto attacco: la batteria Geely

Tuttavia, la battaglia è serrata in Cina, specie in termini di batterie per auto elettriche: vince chi crea un componente tale da consentire lunga autonomia, ciclo vita enorme, ricarica rapida. Da questo punto di vista, CATL e Geely sono scatenate.

Dazi Ue, BYD sorride

E se mai l’Ue confermasse gli extra dazi provvisori a carico delle auto elettriche cinesi, BYD avrebbe comunque di che sorridere. Anzitutto, vende le ibride plug-in. Secondo, aggira le tasse costruendo in Ungheria, per iniziare: tutti vogliono ospitare il colosso cinese. L’autogol clamoroso dell’Ue col bando termico 2035 unito alle barriere doganali del Medioevo.

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