Il gigante auto cinese BYD e l’italiana Lorella Cuccarini formano una coppia formidabile sulla U DM-i

Ippolito Visconti Autore News Auto
“Fidanzamento” azzeccato fra la cinese BYD e l’italiana Cuccarini.
byd cuccarini

Prendi un colosso automotive cinese come il Gruppo BYD che vuole sfondare in Italia (e nel resto del mondo); aggiungi l’italiana Lorella Cuccarini (classe 1965, conduttrice tv, ballerina, cantante e attrice): ed ecco un “fidanzamento” azzeccato. La campagna – spot tv in cui lei guida sorridendo una Build Your Dreams U DM-i – funziona. Siamo innanzi a un testimonial credibile. A chi il messaggio? Per chi vede la tv prime time. Insomma, target nazional-popolare. Pubblicità intelligente con testimonial giusto. C’è gente coi soldi (sì, di qualunque età), con reddito, che compra le auto anche basandosi sugli spot tv. S’informa poco o nulla sul web o nei social. Decide in funzione dei messaggi che arrivano tramite tubo catodico. Giusta anche la battuta: “I sogni costruiscono il futuro”. Evidentemente i Gruppi auto amano il riferimento ai sogni: vedi “Sogna ragazzo sogna”, spot Fiat per il 2025.

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BYD: auto per tutti

D’altronde, l’obiettivo di BYD è quello: l’auto per tutti. Sia a benzina ibrida plug-in (ricaricabile) sia elettrica. Nel primo caso, a prezzo ottimo. Nel secondo, col prezzo tassato: extra dazi Ue anti elettriche Made in China. Se ne riparla quando l’azienda del Celeste Impero apre la fabbrica in Ungheria passando al Made by China senza dazi. Scelta di marketing egregia. Spesso, a quell’ora, c’è gente – con soldi di famiglia (talvolta boomers) o con pensioni ottime – che possono comprare elettrico, avendo il tempo di caricare la batteria, senza patemi. Un passepartout per veicolare un prodotto (BYD) non straordinariamente noto alla massa. Un’opzione vincente in un mondo globalizzato, con un ponte ideale fra Cina e Italia. Cuccarini come coltellino svizzero affinché la macchina orientale faccia breccia pure fra le donne. Alla fine (ma questo il grande pubblico tv non lo sa e non lo saprà mai), quel colosso del Regno di Mezzo ha scelto tanti italiani: il manager Alfredo Altavilla (ex braccio destro di Marchionne in FCA) in primis.

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Come per la Scavolini

Lorella Cuccarini ebbe successo anche quando fu testimonial delle cucine Scavolini. A nostro avviso, con BYD ripeterà l’exploit. Tutto nasce quando la showgirl fece boom nei varietà del sabato sera di Rai 1 Fantastico 6 e Fantastico 7, rispettivamente del 1985 e 1986, sotto la guida di Pippo Baudo. Da allora, è più o meno rimasta sempre sulla breccia. Senza mai mescolarsi con il gossip volgare di infimo livello.

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Cosa non ci piace

Unico neo, la scritta grande da 179 euro al mese con asterisco. La nota minuscola (nel rispetto delle leggi): anticipo 10.600 euro. Le altre Case fanno spesso così: piccola rata messa in grande, grande anticipo messo in piccolo. Tutto lecito. Ma piazzare anche l’anticipo in grande sarebbe stato un segno di distinzione di BYD.

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