Il futuro di Stellantis è ibrido?

Mirko Elia Autore Automotive
Stellantis ha deciso di intraprendere la strada verso la mobilità sostenibile
auto elettrica

Sembra che Stellantis stia intraprendendo con più vigore la via della mobilità sostenibile. Potrebbe essere una scelta azzardata, ma l’ibrido potrebbe essere la scelta giusta almeno per il momento.

Stellantis ha deciso di investire con maggiore forza nella mobilità sostenibile. La casa automobilistica franco-italiana sembra aver deciso di impegnarsi con maggiore determinazione nella mobilità sostenibile. L’ibrido elettrico rappresenta una buona opportunità per le vetture, perché porta da un lato a un minore rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente e dall’altro a una maggiore versatilità e autonomia. Stellantis sembra ormai da tempo impegnata su questa strada; un esempio è la Fiat 500 Ibrida, nata come elettrica. Ora sono trapelati i piani dell’azienda che definiscono la politica produttiva di elettrificazione di ben 30 modelli per l’anno prossimo. Si parla comunque di una linea che verrà potenziata ancora di più negli anni 2025 e 2026, andando a completare l’offerta.

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Proprio per questo motivo si è deciso di creare una vera e propria piattaforma per realizzare con la massima automazione vetture di tutte le dimensioni, poiché il futuro sarà caratterizzato da vetture ibride sia piccole che grandi. Una tecnologia scalabile “in alto e in basso” e il sistema eDCT a 48 volt, già in uso negli stabilimenti di Mirafiori e di Metz, permetteranno questa flessibilità, anche se sembrerebbe che l’azienda si stia progressivamente allontanando da Mirafiori. Si potrebbe comunque alzare il voltaggio per aumentare sia l’autonomia che le prestazioni, come è accaduto con la Fiat 600 e la Jeep Avenger.

Quella di Stellantis non è una scelta senza fondamenta, perché dagli utili dati delle vendite si è potuto appurare che oltre il 40% delle vendite di questa azienda sono derivate dalle automobili ibride, anche se è necessario ricordare che ciò non significa che verranno messe da parte le vetture elettriche. La cosa molto interessante è che le varie piattaforme di Stellantis permettono di modificare la tecnologia costruttiva in poco tempo. Molto probabilmente la compagnia franco-italiana ha deciso di frenare sull’elettrico puro anche perché vi sono i soliti problemi abbastanza gravi riguardo la diffusione delle colonnine elettriche.

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Il piano Dare Forward 2030 non cambia, quindi si è deciso di procedere a vele spiegate verso l’abbattimento delle emissioni nocive nell’ambiente. Quasi sicuramente sarà possibile portare avanti una produzione abbastanza massiccia, tanto che sembrerebbe che dovrebbero essere circa 1,2 milioni le vetture che verranno prodotte nei prossimi anni. L’eDCT sarà quindi un aspetto necessario per la creazione di mezzi di tutti i tipi, da quelli più piccoli fino alle vetture più grandi, cosa molto interessante perché questa azienda ha in portafoglio una serie di marchi che producono vetture di tutte le misure.

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