Il Cybertruck è perfetto, parola di Vasco Rossi, per portare pere cotte

Dario Marchetti Autore
Il giudizio del famoso rocker di Zocca è stato affidato a Instagram, destando subito grande curiosità
Vasco Rossi

Il Cybertruck di Tesla è ottimo per trasportare le pere cotte: questo il giudizio di un Vasco Rossi in odore di iconoclastia sul pick-up avveniristico di Elon Musk. Un giudizio affidato dal famoso cantautore ai social media e destinato a suscitare al minimo gran divertimento tra i suoi tanti seguaci.

Il rocker di Zocca si è espresso in maniera estremamente colorita sul controverso veicolo della casa californiana dopo averlo provato a Los Angeles, ove sta trascorrendo un periodo di vacanza all’interno della sua villa. Una vacanza che contempla anche l’esame di alcune innovazioni locali, comprese le creazioni di Tesla. In precedenza, infatti, il più famoso musicista tricolore aveva saggiato anche il taxi a guida autonoma, decidendo però di riservare la sua vena sarcastica a quel Cybertruck che sembra destinato a provocare non poche polemiche, soprattutto in Europa.

Ottimo per trasportare pere cotte: il giudizio di Vasco Rossi sul Cybertruck è tranciante

Vasco Rossi non ha mai avuto eccessivi timori di esternare il proprio pensiero, anche su tematiche diverse da quelle musicali, nello specifico politiche. Come ha fatto di recente in un post pubblicato su Instagram per ricordare il padre, internato per due anni in un campo di concentramento tedesco, durante la Seconda Guerra Mondiale dopo essersi rifiutato di combattere per i nazifascisti e per questo insignito di una medaglia al valore. O come aveva fatto in precedenza con Matteo Salvini, accusato di essere intollerante per semplice ignoranza.

Vasco Rossi

Stavolta, però, l’artista emiliano ha deciso di affrontare un tema più leggero, quello del Cybertruck. Il pick-up di Tesla, vissuto da alcuni alla stregua di una distopia, è stato infatti saggiato personalmente da Vasco Rossi. E ha fatto i conti con la sua ormai consueta assenza di peli sulla lingua.

Questo infatti il commento del rocker, al proposito: “Sono salito, per influenzarvi sul Cybertruck dell’amico (di Giorgia) Elon Musk! In pratica, è un piccolo camioncino quattro posti con un grande bancale dietro per caricare casse di olive, pere cotte, moto d’acqua… tronchi d’albero o fucili mitragliatori”. Un commento sul filo del divertimento che ha destato però una certa curiosità, anche per quel richiamo a Giorgia Meloni, che sembra fatto apposta per ribadire l’ormai noto antifascismo di Vasco Rossi.

Il fuoristrada avveniristico di Tesla sembra non riscontrare grandi consensi in Europa

Il pick-up di Tesla era molto atteso, considerato il lungo intervallo tra la sua presentazione e l’inizio delle consegne. Un’attesa che sembra comunque non aver esaurito la pazienza dei consumatori statunitensi, almeno stando ai risultati di vendita. Premiata del resto dalle prestazioni del veicolo, che nella versione trimotore, non a caso ribattezzata Cyberbeast, sono effettivamente di rilievo. Una caratteristica testimoniata dai soli 2,6 secondi necessari per passare da zero a 100 chilometri orari, nonostante le oltre tre tonnellate da smuovere.

Tesla Cybertruck

Al tempo stesso, l’ultima creazione di Tesla ha dovuto fare i conti con una serie di problemi di non poco conto, a partire dai continui richiami. Causati ad esempio dai problemi collegati alle cinture di sicurezza, da quelli sul pedale dell’acceleratore e da altri difetti che necessitano di interventi in officina.

In Europa, il Cybertruck non è omologato, nonostante sia stato avvistato dalle parti di Ancona. A renderlo quasi improponibile sulle strette e tortuose strade continentali sono proprio le sue misure. L’unico Paese dell’eurozona che ne ha approvato la circolazione è stata, di recente, la Repubblica Ceca. Una decisione che, però, ha sollevato grandi rimostranze da parte delle principali organizzazioni dedite ai problemi della sicurezza stradale. Il loro giudizio è stato molto più duro di quello, ironico, di Vasco Rossi: si tratta, secondo loro, di una vera e propria mostruosità. Un verdetto esplicitato ad esempio dal Consiglio europeo per la sicurezza stradale e la Federazione internazionale dei pedoni. Non proprio un biglietto da visita esaltante, per il fuoristrada californiano.

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