Musk giocherà in contemporanea su più tavoli di poker nel 2025, ma probabilmente i due più redditizi saranno Tesla a guida autonoma e SpaceX. Dopo aver centrato l’obiettivo di contribuire alla vittoria di Trump, Elon si getta in un settore straordinariamente competitivo. L’industria classifica le capacità su livelli da 0 a 5, che vanno da nessun supporto pilota totale. Waymo, Pony AI e Baidu di Alphabet operano già a livello 4 auto a noleggio: i robotaxi, che possono circolare senza conducente nelle zone di prova. Solo il 5,5% delle auto vendute nel 2024 include un’assistenza di Livello 2+ più semplice, come il cruise control e i cambi di corsia automatici, stima Canalys.
Le mosse di Trump pro guida autonoma Tesla
Per restituire il favore a Musk, Trump – una volta in carica – potrebbe rendere meno rigide le normative sulla guida autonoma: oggi, è ammessa su percorsi limitati. Insomma, meno burocrazia uguale più profitti. Perché occorre macinare km, coi che il database dell’Intelligenza Artificiale divenga immenso. Lo sa bene la Cina, dove 19 aziende stanno sperimentando veicoli completamente autonomi. Per Goldman Sachs, la Repubblica Popolare potrebbe vedere il 90% delle vendite vantare il Livello 3 o superiore entro il 2040, contro il 65% negli Stati Uniti. Ma – appunto – le cose possono cambiare con altre regole in Usa.
Seconda scommessa: SpaceX
In parallelo, l’avventura di SpaceX si svolge nelle immense praterie dei cieli, dove i competitor non paiono così agguerriti e numerosi come nelle auto elettriche robot. Lassù, Musk può essere più dominante. Quanto vale? Chissà: forse 350 miliardi di dollari. Certo che se i razzi diventasserro riutilizzabili, il peso della società di Elon decuplicherebbe. Goldman Sachs e Morgan Stanley prevedono che l’economia spaziale abbia un valore di oltre un trilione di dollari entro il 2040: mille miliardi di dollari.
Tesla più SpaceX: Musk, successore di Rockefeller
La capitalizzazione di mercato di Tesla – oggi a 1.000 miliardi di dollari – può schizzare nei prossimi 10 anni a 4.000 miliardi di dollari. Considerando l’ascesa di Space X, entro il 2027 Musk sarà il primo trilionario del mondo. Se in questi anni la sua ricchezza è cresciuta a un tasso medio annuo del 110%, adesso (visto che è nello staff di Trump) il patrimonio ha modo di lievitare, con una spruzzata di controllo mediatico grazie al social media X, l’ex Twitter. Molto dipenderà dal raggio d’azione della commissione per l’efficienza governativa guidata dal patron della Casa auto texana. L’imprenditore di origine sudafricana diverrebbe – così si dice un po’ scherzosamente negli ambienti yankee – leader del Doge: Department of Government Efficiency. Con un conto corrente astronomico, Elon diverrebbe il successore morale del primo miliardario (nel 1916) John D. Rockefeller, fondatore e all’epoca maggiore azionista della Standard Oil.