Idrogeno, ecco la mappa delle stazioni di rifornimento nel mondo

Francesco Armenio
Nonostante stia calando sempre più l’interesse per l’idrogeno, nel 2024 sono state aperte un centinaio di stazioni di rifornimento.
Auto a idrogeno

Il futuro dell’idrogeno nel settore automobilistico appare sempre più incerto. Nonostante l’impegno di alcune case costruttrici come Toyota, che propone sul mercato la sua Mirai, questa tecnologia sembra destinata principalmente ai veicoli dedicati ai trasporti pesanti. Al momento, infatti, la principale preoccupazione resta la mancanza di infrastrutture di rifornimento, la cui situazione attuale è stata analizzata da H2stations.org.

Idrogeno: ecco quante sono le stazioni di rifornimento in tutto il mondo

Idrogeno mappa

Nel 2024 sono state aperte 125 nuove stazioni di rifornimento in tutto il mondo, distribuite tra Europa (42), Cina (30), Corea del Sud (25), Nord America (13) e Giappone (8). In totale nel mondo ci sono 1.160 stazioni, un numero ancora troppo basso per sostenere una vera diffusione della tecnologia, anche se sono ormai 45 i Paesi che dispongono di infrastrutture operative o in costruzione.

In Europa, che conta 294 stazioni, la Germania guida con 113 punti di rifornimento, seguita da Francia (65), Paesi Bassi (25) e Svizzera (19). L’Italia resta ferma a due sole stazioni operative, a Bolzano e Mestre, nonostante il PNRR preveda investimenti per espandere la rete, anche se con tempistiche e dettagli ancora da definire.

L’Asia domina il settore con 748 stazioni totali: la Cina ne conta 384, seguita da Corea del Sud (198) e Giappone (161). Quest’ultimo dato non sorprende, considerando la presenza di Hyundai e Toyota, aziende fortemente impegnate nello sviluppo dell’idrogeno.

Idrogeno mappa

Nel Nord America la situazione è un po’ più preoccupante: il Canada ha raggiunto 12 stazioni, di cui 5 aperte soltanto nel 2024, mentre gli Stati Uniti hanno visto un calo importante, con 89 stazioni operative (74 solo in California) dopo la chiusura di 12 strutture e l’apertura di 9 nuove stazioni.

Le prospettive future indicano piani per 377 nuove stazioni al di fuori della Cina, ma i tempi di realizzazione restano ancora incerti, anche a causa del diminuito interesse per questa tecnologia. Il rapporto sottolinea inoltre la difficoltà nel tracciare il numero esatto di stazioni, poiché le chiusure non vengono sempre comunicate pubblicamente. Insomma, al momento non sembra una valida alternativa all’elettrico, specialmente a causa del suo costo elevato. Nonostante ciò, si continua con l’espansione delle stazioni di rifornimento.

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