I rischiosi annunci di nuovi incentivi di agosto 2024 possono paralizzare le vendite

Ippolito Visconti Autore News Auto
Allarme rosso per il mercato auto italiano, fra crisi economica e politiche balbettanti.
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Attenzione a questo agosto 2024, con un crollo delle vendite: 69.121 nuove immatricolazioni, in calo del 13,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. È allarme rosso. Perché da noi le macchine non vanno? Fra i mille motivi, l’inflazione, i soldi tenuti sul conto per spenderli in vacanza. Ma poi c’è la paura della politica degli annunci. Ossia il governo Meloni dice che stanno per arrivare gli incentivi, nessuno compra più niente, si attendono i bonus, passano mesi e non si vede un euro. Quando arrivano i fondi, il mercato è moribondo. Poi l’iniezione di adrenalina, le vendite su, gli italiani adorano le elettriche, le lobby del full electric esultano nei social. Infine di nuovo la depressione con le macchine a batteria lasciate marcire nei cortili delle concessionarie.

L’annuncio del 7 agosto 2024

Torniamo al 7 agosto 2024. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso annuncia un “nuovo piano incentivi pluriennale” al Tavolo automotive. Poi, il nulla. Occhio a quanto Andrea Cardinali, direttore generale Unrae (Case estere) dice in un’intervista a Quattroruote web: quello “del 7 agosto pare il secondo atto del Tavolo dell’1 febbraio 2024, dopo il quale passarono quasi quattro mesi prima della messa a disposizione degli incentivi. Se adesso ne passano altri quattro.

Il riferimento è alla promessa di Urso a febbraio 2024. Con i bonus attivi fra decreti e provvedimenti vari della terribile burocrazia, a giugno 2024. E soldi spariti in un attimo. “L’effetto è sempre lo stesso: si crea una situazione di sospensione in attesa di un provvedimento che prima o poi arriverà. Il risultato è che chi può rimanda l’acquisto”, dice Cardinali.

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Mistero componentistica

Urso ha parlato di un meccanismo che privilegi le produzioni a elevato contenuto di componentistica europea. Qui c’è un guaio. La dichiarazione d’origine della componentistica delle auto è fatta in base a quale regola? Cardinali fa riferimento a una possibile futura “norma europea che definisca i criteri per una corretta quantificazione dell’origine dei singoli componenti nell’era delle catene di fornitura globali”. 

Responsabilità delle Case auto

Chiaro che le Case auto debbano fare il loro, con macchine di qualità e dal prezzo basso. Così, venderanno. Ma la politica degli annunci peggiora solo le cose in un contesto delicatissimo.

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